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SteveGraziani_Troppi Clienti per un Negro - descrittiva

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Ho scritto con Fiori <strong>un</strong> saggetto sul centenario di S.H. che è presente nella memoriacollettiva, mentre il suo autore, magari più reale è conosciuto da <strong>un</strong>a minoranzapiccolissima di tutti quelli che conoscono Sherlock Holmes e Watson.Non possiamo dire che ha ass<strong>un</strong>to più realtà del suo autore? Era vivo, ma cheimporta, vorresti dire che Holmes è morto?Leggiti Pirandello, la novella La Tragedia di <strong>un</strong> Personaggio e poi Sei Personaggi inCerca d'Autore, e quel racconto di Luigi Capuana che non mi ricordo come sichiama ma Pirandello non può non averlo letto, mentre magari non ha letto Niebladi De Unam<strong>un</strong>o, leggili e la tua confusione tra il piano narrativo, teatrale e quellodel reale aumenterà!Solo Philip K. Dick ha osato far incontrar <strong>per</strong>sonaggi di <strong>un</strong> incubo sul piano delreale, in Episodio Temporale, mi pare.(Flow my tears, the policeman said)L'incertezza del limite tra realtà e finzione. Ma tu lo conosci. Pensa scoprire d’esseril <strong>per</strong>sonaggio dell’incubo di <strong>un</strong>a donna! Però il conflitto tra <strong>per</strong>sonaggio e autore,in qualche modo tra te e me, è <strong>un</strong>a situazione molto visitata nella letteratura e nelteatro. Un conflitto che qualche volta, come nel caso di Conan Doyle e Holmestermina con la vittoria del <strong>per</strong>sonaggio. Non che Doyle , come De Unam<strong>un</strong>o, nonattentasse alla vita del suo <strong>per</strong>sonaggio!Il giallo è nato con Poe ma ha raggi<strong>un</strong>to la consapevolezza di se proprio con lestorie di Sherlock Holmes!Addirittura, a differenza di altri conflitti più noti, qui è l’autore che si sente vessatodal <strong>per</strong>sonaggio.A Conan Doyle chiedevano storie di Holmes, sempre più storie di Holmes, solostorie di Holmes. Gli spazi 'vitali del <strong>per</strong>sonaggio crescevano a danno dell’autore,le ricompense economiche erano molto forti, a patto che facesse vivere quel<strong>per</strong>sonaggio. Conan Doyle arrivò a pensare di uccidere Holmes.Il delitto fu architettato nel 1891, ma la madre si oppose. La madre di Conan Doyle.La nonna di Sherlock. Quando con Fiori ho scritto Sherlock Holmes a Roma miinventai anche il nome della vera nonna di Holmes, la sorella del pittore franceseClaude Joseph Vernet. C'erano mi pare due sorelle e scegliemmo la più plausibile.Nel 1893 l’omicidio fu compiuto felicemente. Nel Problema finale (!) il detectiveprecipita dalle cascate di Reichenbach assieme al suo nemico, il genio del maleMoriarty.Ma Conan Doyle non era De Unam<strong>un</strong>o e quella volta il reale non doveva averlavinta sull’immaginario. Anzi…Conan Doyle si libera di Holmes ma le sue nuove fatiche vengono ignorate daeditori e lettori che lo tempestano di proteste…e già questo lo costringe a riflettere.Che protestavano? La vita di <strong>un</strong> <strong>per</strong>sonaggio non è in mano al suo autore? Parrebbedi no. E’ solo <strong>un</strong>a questione di possibilità di influire sulla volontà di Conan Doyle:le pressioni economiche cominciano ad aver ragione di lui.Dapprima, nel 1901, scrive e pubblica Il mastino dei Baskerville, avventura chefigurava essere stata vissuta in precedenza, prima della morte. Poi l’autore siarrende e crea la resurrezione del <strong>per</strong>sonaggio le cui avventure durano fino al 1927.Nel 1930, come ti ho detto nell’incipit della lettera l’autore muore ma SherlockHolmes no, non si è adattato a morire col suo autore. . Il <strong>per</strong>sonaggio è tanto 'vivo' e

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