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SteveGraziani_Troppi Clienti per un Negro - descrittiva

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Chandler che ti piaceva: è abbastanza duro da vivere e abbastanza gentile <strong>per</strong>meritare di vivere. Tu sei diventato poco gentile. E vuoi insegnare (!) coseinsopportabili.Mi ha incuriosito il sistema che hai trovato nell'Ultima Eneide di trapiantare <strong>un</strong>pezzo di cervello in <strong>un</strong> altro. E di far poi convivere in <strong>un</strong> solo corpo due <strong>per</strong>sonalitàcoscienti. Ma quello è <strong>un</strong> libro di fantascienza epica, non <strong>un</strong> giallo.Il mio uomo, amante e compagno ideale, dovrebbe essere <strong>un</strong> Graziani che <strong>un</strong>isse insé anche la <strong>per</strong>sonalità di Luigi. Non sono coerente. Il fascino della contraddizione.Mi piace che l'Orca assassina non si accorga quasi più del colore della sua pelle. Maquanta Hedy Lamarr in questa storia!Non volevo invece che solo l'Autore, questo Autore lo conosco bene, con le sueconoscenze e magari i suoi soldi, potesse pubblicare il suo libro e averla vinta.Per questo ho chiamato Linda e le ho spiegato che poteva fare <strong>per</strong> rimanere nellastoria del giallo italiano.Biglietto di FioriL'idea del fascino della contraddizione è mia, Luigi me la ruba sempre ed io che nonricordo a chi l'ho rubata (quasi sicuramente a Hammett) mi trovo come lui aCopenhagen. Non gli avrei mai <strong>per</strong>messo di scrivere quel finale che non piace alsuo bel <strong>per</strong>sonaggio. Un finale cervellotico e d'appendice, come dice Anna!Ma potrei dir di peggio, ideologico, pompieristico, predicatorio e insostenibile.Peccato <strong>per</strong>ché i casi degli immigrati erano carini.Quindi, <strong>per</strong> quel che vale, voto <strong>per</strong> la pubblicazione degli app<strong>un</strong>ti di Graziani.Consiglierò Linda in questo senso.Biglietto di Linda (Linda Isabella Lidia )I miei tre nomi sono ufficiali ed ogn<strong>un</strong>o reca in sé <strong>un</strong>a sua storia troppo l<strong>un</strong>ga daraccontare. Vengo da lontano, da Johannesburg, amo viaggiare e mi muovo con lafantasia, con le idee, con i pensieri, quando posso con il corpo.Riesco a stare in più di <strong>un</strong> posto nello stesso momento, so andare e tornare. Amo ilmare, il sole e ritengo che nella vita sia importante stabilire delle priorità. Quel che sideve fare, se necessario, va fatto subito. Quel che si può rimandare, può ancheaspettare.Mi piace scrivere, non lo faccio tanto quanto vorrei. Pubblico su <strong>un</strong> sito, Pinocchio2.0, libri e racconti di bambini, genitori, docenti. E giallisti.Ho rimpianti, rimorsi, come tutti, del resto. Ma so anche che quel che ho è molto.Domani potrei avere di meno di quel che c’è ora. Allora “ora” va accolto con <strong>un</strong>sorriso.Talvolta cado, <strong>per</strong>do l’equilibrio e mi rialzo. Ultimamente sembra abbiano sco<strong>per</strong>to lacausa, ne voglio parlare, sono in <strong>un</strong> libro pieno di malattie conosciute e in qualchemodo banali; la mia non lo è, dicono sia rara e che abbia <strong>un</strong> nome complicatissimo.Inutile citarlo, è <strong>un</strong> nome che non ricordo con facilità, ogni volta lo devo ricercare,copiare, incollare e poi magari neanche è quello giusto. Forse, come dice <strong>un</strong> mioamico, “contribuirò all'avanzamento della scienza!”… chissà… Del resto qualc<strong>un</strong>o

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