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SteveGraziani_Troppi Clienti per un Negro - descrittiva

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cose curiose.”“ C'è qualche particolare che vi è parso curioso?”“ La faccenda del matrimonio del vostro attendente, forse.”Il vecchio generale abbozzò <strong>un</strong> altro sorriso avaro.” Ero alto e robusto con <strong>un</strong>a grantesta di ricci, la pelle sempre abbronzata, gli occhi neri e <strong>un</strong> bel sorriso. Unmagnifico italiano. Ho incontrato <strong>un</strong>a bellissima ragazza.“ Doveva piacervi molto” osservai “se l’avete sposata, troppo poco se l’avetesposata col nome e le carte di Meniconi.”Il generale si coprì le mani esangui col bordo della co<strong>per</strong>ta. Vuotai la mia tazzina.“ Sana come <strong>un</strong> pesce. Era <strong>un</strong> soffio di vita <strong>per</strong> me... finché è durata. Avevo <strong>un</strong>avita mondana, in Italia, responsabilità <strong>per</strong> la mia famiglia…quei matrimoni nonvalevano niente in Italia.“ Conosco quei matrimoni, anche mia nonna ne fece <strong>un</strong>o.”mi guardò “ Ho presomolto da lei. Il nonno la portò in Italia, è morta da poco. Com<strong>un</strong>que voi non aveteusato il vostro nome. Nelle carte.”“ Stiamo parlando di segreti di famiglia, signor Steve.”“ Segreti che non son più segreti <strong>per</strong> me.” affermai.Il vecchio mi guardò senza espressione.“ E’ <strong>per</strong> questo, com<strong>un</strong>que che ho deciso di pagare, Avevo chiesto a Meniconi diportarmi qui la ragazzina, senza che ne sapesse niente, ma qualc<strong>un</strong>o deve aversco<strong>per</strong>to la cosa. Sono <strong>un</strong> po' malridotto. Per questo mi stanno ricattando. Se è vivaavrò sue notizie, <strong>un</strong>o di questi giorni. Non mi interessano più né i soldi né lareputazione, sono troppo vecchio e tutti quello che avrebbero potuto soffrirne sonomorti.”Il vecchio generale inarcò le sopracciglia sottili e bianche e continuò a fissarmiimbronciato.“ Vorrei esser certo solo di <strong>un</strong>a cosa.“ Che cosa.“ E’ vero che pagherà?“ Sì. Pagherò.Finché posso.”.Lo guardai con gli occhi socchiusi.” E’ comodo, avolte, avere sotto mano <strong>un</strong>a<strong>per</strong>sona servizievole come Meniconi, vero?”“ Non mi ricordo più da quanto tempo è con me.”.“ Almeno dal 1940, l’anno del suo matrimonio, ad Addis Abeba.Il generale rimase immobile.” Sì mi pare di ricordare, che Meniconi si prestò ad <strong>un</strong>odi questi ...matrimoni locali.”“ Si prestò è la parola adatta. Anzi, le prestò, le prestò il nome. Non mi verrà a direche lei ora paga <strong>un</strong> milione <strong>per</strong> la bisnipote del suo attendente!”Il vecchio generale aprì la bocca, rimase <strong>per</strong> qualche istante a bocca spalancata, poila richiuse“ Com<strong>un</strong>que non sono affari suoi.”“ Sono affari miei restituire Kebruysfa viva a sua madre. Che poi sarebbe suanipote. Non si preoccupi sono <strong>un</strong> tipo riservato, non farò sa<strong>per</strong>e in giro di quest’ontaal nome immacolato dei Severi-Bosco. Più che <strong>un</strong>’onta, anzi è <strong>un</strong>a macchia, <strong>un</strong>amacchia nera, come la pelle di quella ragazza che ha finto di sposare <strong>per</strong> meglio

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