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SteveGraziani_Troppi Clienti per un Negro - descrittiva

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§ Capitolo 66Nero di vite“ Andavo sull'orlo del sentiero; mi p<strong>un</strong>se <strong>un</strong>a spina sottileSono ancora fanciullo, già mi ha sorpreso l'amore.”E' <strong>un</strong> distico asmarico di lirica d'amore”“Smettila di pensare a Ol'ga, è <strong>un</strong>a puttana.”La storia mi aveva messo nel letto Hedy Lamarr, ero rimasto passabilmentesconvolto, anche <strong>per</strong>ché non scopavo da tempo, certo non avevo fatto niente daprima dell'o<strong>per</strong>azione.“Non mi fido di lei.”dissi mentendo a metà. Chissà ogni quanto ripeteva le analisisull'Aids. Volevo rivederla.Stava guidando Kennedy Mwagona e io gli avevo detto che potevamo andare darussi. Forse proprio lì l'avrei rivista. Se era vero che in fondo era russa.“Ti sei portato la pistola?”“Non ci faranno entrare armati, e poi ci sei tu, a che mi serve la Browning?”Borbottò scontento. “Non ti prenderanno sul serio!”“Tanto meglio!” risposi seccato, non volevo esser preso sul serio <strong>per</strong> <strong>un</strong>a pistola.”Epoi sei tu che pensi mi faranno fare Lawrence d'Arabia. Peso che Uriuk ci avrà daridire.”“Per oggi guardiamo come si muovono, a parte quello che dicono,vediamo se haipresa sul loro mondo di mafiosi trapiantati. Uriuk non sarà subito <strong>un</strong> problema.”Il suo eliminare i problemi era solo <strong>un</strong>a parte delle mie preoccupazioni.“Viviamo nell'era della com<strong>un</strong>icazione.” gli dissi “ ma tu non com<strong>un</strong>ichi <strong>per</strong> niente.Con me, dico.”“ Ma se stiamo sempre tutti a com<strong>un</strong>icare!Cerchiamo di dare <strong>un</strong> senso a storie chenon ce l'hanno! Oggi cerca solo di evitare i tanti malintesi che ossono nascere coirussi!”Che vuoi che trasmetta?”“Un messaggio, <strong>un</strong>'informazione; tu sei <strong>un</strong> grande com<strong>un</strong>icatore, e deriva da quelloche fai, da ciò che rappesenti. Vedrai che loro reagiranno bene.”“ E' che non sono convinto di quello che vogliami fare, che tu e Cané volete fare.”“ Chi è Cané?”“Lascia <strong>per</strong>dere, <strong>per</strong> oggi ti seguo, darò forma alla tua intenzione <strong>per</strong>sonale. Provo acodificarla e a trasmrtterla...ma ci sto ancora pensando, questa guerra non mipiace!”“Guerra, addirittura! La guerra tu non la conosci!”“I russi si sforzeranno di decodificare il nostro messaggio e di comprenderlo. Egiudicheranno se gli conviene.”“Secondo me dovresti parlare tu, con loro hai in com<strong>un</strong>e la criminalità e <strong>un</strong> certore<strong>per</strong>torio di segnali che hanno <strong>per</strong> entrambi lo stesso significato.”“Ma io non sono Steve Graziani, da solo non mi farebbero neanche entrare! Da te sifaranno coinvolgere, ti conoscono, hanno avuto molte es<strong>per</strong>ienze di come sei, hanno<strong>un</strong>'idea della tua <strong>per</strong>sonalità, in quello che gli dici ci metti la tua impronta

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