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SteveGraziani_Troppi Clienti per un Negro - descrittiva

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Un espresso preparato con la Pavoni e la polvere di caffè che mi manda AlfredoKerbaker dal Vomero, concluse quello storico banchetto.Un altro po’ di whisky? Potevo prendere quello speciale di Philip K. Dick, ilLaphroaig invecchiato dieci anni.…Andai prima a riascoltare i messaggi alla segreteria telefonica e scossi la testa. Misedetti di fronte al telefono e lo guardai ferocemente <strong>per</strong> qualche istante, poi, ignoraila Peterson, tirai fuori la scatola degli Antichi Toscani e tagliai a metà <strong>un</strong> sigaro.Niente whisky, bisogna sempre mettersi qualche limite.Misi sul giradischi il vecchio vinile della Sinfonia concertante di Mozart, suonata daIsaac Stern e Zubin Mehta alla Carnegie Hall <strong>per</strong> festeggiare l’impresa d’esserriusciti ad evitare che i soliti speculatori la abbattessero <strong>per</strong> farci <strong>un</strong> condominio.Mammona sconfitto dalla musica degli eserciti di Dio. Come a Gerico.Certi pezzi di Mozart bisognerebbe suonarli solo quando si è dell’umore adatto.Riuscii a dimenticare <strong>un</strong> po’ il passato e le minacce che avevo addosso.Quando il disco finì rimasi a fumare <strong>un</strong> quarto d'ora poi spensi il sigaro, caricai lalavastoviglie, mi misi in tasca due pastiglie di Maalox ed uscii.

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