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SteveGraziani_Troppi Clienti per un Negro - descrittiva

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§ Capitolo 75Conclusione IScendeva i dieci gradini aiutandosi col bastone e appoggiandosi alla ringhiera. Sifermò <strong>un</strong> attimo a guardare il menu del giorno poi venne verso di me.S'era ingrassato <strong>un</strong> po' e, dove esibiva il ciuffo spettinato aveva <strong>per</strong>so tutti i capelli.Ordinò il miglior Chianti e si sedette accanto a Vaida.“Ti ho mandato lei a parlarti delle mie malattie . Adesso la Fampira mi da <strong>un</strong> po' disollievo, cammino meglio!” ”“Mi piace la tua Vaida, Mi stupisce solo che sia in pensione”“ Vassene il tempo e l'uom non se ne avvede. Anche <strong>per</strong> la donna è così. L'età passaanche <strong>per</strong> lei.”“Mi sembra ingiusto, che passi tanto <strong>per</strong> <strong>un</strong>a donna come lei. O <strong>per</strong> te.”“Ti ho preparato anch'io <strong>un</strong> allegato, come il tuo sul brevetto di Hedy Lamarr...hodovuto fare <strong>un</strong> discorso a parte.” mi mostrò <strong>un</strong> po' di foglietti che <strong>per</strong>ò non mi diede“E' <strong>un</strong>a delle migliori <strong>per</strong>sone che ho conosciuto.”“Uno dei migliori dei tuoi <strong>per</strong>sonaggi.”Vaida ci fissava alternativamente con lo sguardo ironico.poi si alzò e se ne andò.Aspettava <strong>un</strong>'ospite e voleva lasciarci soli. “Cominciate a mangiare, tutto queltripudio di carne mi inquieta!”Carlo la pregò di passare in cucina <strong>per</strong>ché aspettassero di cucinare le fiorentine, chepassavano a tre.E ci portassero intanto la pappa col pomodoro..Mi guardò“Gialli o narratologia?” Chiese”“Trattami come fossi davvero <strong>un</strong> <strong>per</strong>sonaggio in rivolta.”Assentì.“In <strong>un</strong>a novella del 1901 ci sono <strong>per</strong>sonaggi che rivendicano il dirittoall'esistenza. Era intitolata Conclusione. Chiamerei allo stesso modo questo capitolo.”“Uno scrittore siciliano...come te”“No.. si è siciliano, ma è Luigi Capuana. Io poi sono romano, mio padre buonanimaera siciliano. Ci hai azzeccata con lui, m'ha rovinato l'adolescenza.”“Come ha fatto??”Alzò le spalle. “Aveva <strong>un</strong>a giovane amante... A casa improvvisamente niente è statopiù come prima. Avrei voluto fare i conti con lui nel mio ultimo libro. Farmi risarciredei suoi comportamenti. E poi rappacificarmici se possibile. Se non ora quando? Matu non hai voluto.”“Per forza! I miei genitori non erano come li avresti voluti tu.”“Lo so, ho messo da parte quel pezzo che hai scritto, non ho intenzione di accoglierlonel mio libro”“Quale pezzo?”Si frugò in tasca e mi all<strong>un</strong>gò <strong>un</strong> foglio.' La mamma morì l’anno stesso in cui andò in pensione come ispettrice, al Ministerodell'Istruzione, <strong>un</strong> cancro fulminante, e nonostante la coppia zebra e i problemid’avere <strong>un</strong> figlio di colore da tirar su come gli altri, i miei genitori furono felici, siadoravano.Me li ricordo sempre ancora, devo a loro quel po’ di normalità che da qualche parte

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