10.07.2015 Views

SteveGraziani_Troppi Clienti per un Negro - descrittiva

SteveGraziani_Troppi Clienti per un Negro - descrittiva

SteveGraziani_Troppi Clienti per un Negro - descrittiva

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Venga a sedersi, che anche lei ha <strong>un</strong>a certa età, mi pare. Non si è stufato di fare ilservo al generale?”“ Factotum.”“ Come?”“ Non sono <strong>un</strong> servo, sono l’amministratore, il maggiordomo e l’assistente delgenerale. Riscuoto <strong>un</strong> regolare stipendio.”“ Ma l’avvenire è ormai quasi passato, Meniconi! Capisco che, con la sua età, si siastancato di aspettare. Il generale non ne vuol sa<strong>per</strong>e di morire e c’è <strong>per</strong>icolo che laseppellisca, se continua così.”Si guardò intorno.“ Non lo stia a sentire generale.”“ Una sola cosa non mi è chiara, ormai. So dov’è Kebruysfa in questo momento,chi l’ha rapita, chi l’ha incaricata di rapirla ma <strong>per</strong>ché senza che il riscatto sia statopagato la faccenda è stata considerata chiusa? Perché?”Meniconi mi guardò con profondo disprezzo.“ Perché non se ne va fuori dai piedi?” Poi si alzò sulla p<strong>un</strong>ta dei piedi e prese<strong>un</strong>'aria quasi feroce. Mi guardò, guardò il generale e si sedette sul pizzo d'umapoltrons..Attraversai la stanza in due balzi. All<strong>un</strong>gai la mano sinistra, cacciai le dita nelcolletto del pigiama sudicio di Meniconi, poi a <strong>un</strong> tratto alzai il braccio e colpì ilvecchio in piena faccia, con la p<strong>un</strong>ta del gomito. Il colpo produsse <strong>un</strong> rumore seccocome quello di <strong>un</strong>a mazza sul legno. La testa di Meniconi ricadde sullo schienalecon <strong>un</strong> tonfo morbido.“ Non ho tempo, proprio non ho tempo.Adesso parla, Meniconi, altrimenti ti faccio a pezzi.” poi ringhiai al centenario chesi agitava. “Mi sei antipatico tu, vuoi campare troppo.”Meniconi all<strong>un</strong>gò <strong>un</strong>a mano e prese dal tavolino accanto <strong>un</strong> fazzoletto sporco; se lopassò sulle labbra sanguinanti, poi si toccò <strong>un</strong> dente che traballava.“Andiamo male” masticai.“Non credevo che quella cosa potesse avere conseguenze.”“Succede sempre così “ sentenziai “ Parla alla svelta, altrimenti mi mettoall'o<strong>per</strong>a.” Per essere credibile lo colpii ancora e il generale sussultò.Meniconi disse:“ Sì, si, che... “ Aggi<strong>un</strong>se <strong>un</strong>a bestemmia, poi balzò dalla poltronacome <strong>un</strong> atleta e mi sferrò <strong>un</strong> diretto che m'avrebbe massacrato anche fossi statosano. Parai il colpo, ne evitai <strong>un</strong> secondo, e a mia volta colpii il vecchio, più fortestavolta, che stava <strong>per</strong> fregarmi, con tutta la sua età.Meniconi emise <strong>un</strong> gemito; il gemito si trasformai in <strong>un</strong> vero ululato quando glisparai <strong>un</strong> sinistro alla bocca, facendogli saltare via il dente che traballava. Siafflosciò sulla poltrona.“ Basta, non ce la faccio, basta.” borbottò, portandosi di nuovo il fazzoletto allelabbra.“ Allora sentiamo che cosa hai da dire.”“ E’ vero che ho fatto rapire la ragazzina.”Il generale rimase a bocca a<strong>per</strong>ta.…“ Questo non mi interessa “ ribattei “la domanda che non ti farà andareall'ospedale è 'Perché senza che il riscatto sia stato pagato la faccenda è stata

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!