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SteveGraziani_Troppi Clienti per un Negro - descrittiva

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Solo Bogart avrebbe saputo replicare col suo <strong>un</strong>derplaying.”Sono le <strong>per</strong>sone che haiammazzato che mi pesano. Tra gli ultimi sette c'era <strong>un</strong> mio vecchio compagno dibanco.”Senza guardarmi Ol'ga continuò: “Non so che dirti. La morte è sempre originale maanche risolutiva, naturalmente.” ci pensò <strong>un</strong> attimo “Il tuo compagno di banco nonera innocente del sangue di Neri. Ora vado via, lascio la mia vita... Ho abbastanza<strong>per</strong> smettere di lavorare.”“E Neri era <strong>un</strong> altro Parsifal?”Mi guardò con i suoi occhi più verdi del verde.“Forse...Sì.”si guardò alle spalle “Bene, stanno <strong>per</strong> imbarcare, che dici alla tuapiccola spia assassina che ti vuole tanto bene?” Gli occhi non scherzavano. Civoleva Bette Davis <strong>per</strong> recitare quella parte, lei era appena sufficiente.“Avevo portato qualcosa che avevo preparato <strong>per</strong> l'escort, sono incerto se darla a te,sono incerto se dartela.”Fece <strong>un</strong>a smorfia.“ Con quello che faccio non ho <strong>un</strong> buon rapporto con la giustizia,ma mi dispiace sempre quando vuol essere sostituita dalla vendetta. I magnificisette, è vero.Ma se non c'era altro da fare...Anche <strong>per</strong> te.”“Anche <strong>per</strong> me, dici.”Ol'ga tirò indietro la testa: “ Parliamo di quello che hai portato.Ti devo pregare <strong>per</strong>avere quello che da escort avrei avuto? Vuoi che mi metta in ginocchio?”Lo fece, rovinandosi le calze, e dovetti tirarla su, <strong>per</strong>ché tutti ci guardavano.Dimenticavamo d'essere in <strong>un</strong> luogo pubblico, con <strong>un</strong> sacco di <strong>per</strong>sone. E che io eronegro.“Sei <strong>un</strong> uomo strano Parsifal, cresciuto solo a metà” fece <strong>un</strong>a pausa “cosìcontinuerai a ficcare il naso tutte le storie, finché non te lo rom<strong>per</strong>ai. Perché seitroppo fragile, <strong>un</strong> fragile idiota, di quelli che mi mettono sempre in testa qualchedubbio. Come Neri, come Filippo Argenti, l'uomo di vetro, come Luigi.”Ero già sconvolto e non mi turbarono di più quelle parole. Eravamo arrivati vicinoall'arco del controllo elettronico.Ol'ga mi guardò: “Sono arrivata. Abbracciami, almeno.”Le misi <strong>un</strong>a mano sulla spalla come <strong>per</strong> tenerla lontana, poi .trassi di tasca <strong>un</strong>a bustarossa e gliela infilai nella tasca della giacca di foggia maschile.Lasciò cadere tutto a terra, prese la busta l'aprì e ne trasse la poesia di Sabafotocopiata su <strong>un</strong> foglio piegato a metà.L'addioSenz'addii m'hai lasciato e senza pianti;devo di ciò accorarmi?tu non piangevi <strong>per</strong>ché avevi tanti,tanti baci da darmi.durano sì certe amorose intesequanto <strong>un</strong>a vita e più.io so <strong>un</strong> amore che ha durato <strong>un</strong> mese,e vero amore fu.

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