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SteveGraziani_Troppi Clienti per un Negro - descrittiva

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mostrano 3 fessure, <strong>un</strong>a nella parte su<strong>per</strong>iore delle caviglie, i polpacci, <strong>un</strong>a nellaparte inferiore delle ginocchia ed ultima nella parte interna delle cosce. Le sueavevano <strong>un</strong>a linea dritta nell'esterno e simpatiche rotondità muscolari all'dell'internodelle ginocchia che sottolineavano le due fessure che dividevano. Qualcosa che larendeva diversa dalle bellezze stereotipate. E da Ol'ga.Doveva avere <strong>un</strong>a certa età, non era giovanissima, più la madre che la sorella dellamia spia. Possibile che Cané come Chandler avesse sposato <strong>un</strong>a donna più vecchiadi lui. Era la prima volta che la vedevo dal vivo. Ed in effetti, Cissy, Pearl CecilyBowen, era cinquantatreenne quando Raymond, trentaseienne la sposò.Aveva cinquantatré anni Vaida? Forse ormai sì. Non potevo chiederglielo, lo avreichiesto a Carloquella dell'età era <strong>un</strong>a delle cose su cui doveva rispondermi. C'eraqualcosa che non andava nell'età di chi partecipava a questa storia.“Ci fermiamo all'autogrill? Devo fare benzina e Carlo si ferma sempre <strong>per</strong> mangiare<strong>un</strong> Apollo e prendersi <strong>un</strong> cappuccino al ginseng...”“Vorrei arrivar presto dal mio amico se non ti dispiace...”Mi guardò <strong>un</strong> po' preoccupata “Faccio solo il pieno allora.”La vidi scendere ed industriarsi <strong>per</strong> fare benzina self service. “Scusa se non scendo,sono negato con il self service...”ammisi.Sorrise smagliante “Sono abituata con mio marito! Gli aspetti pratici li fa curare ame! Aggiusto gli impianti elettrici, curo lo scaldabagno a gas...Nella scrittura delgiallo pensavo che tu avessi la stessa f<strong>un</strong>zione!”Non le risposi. Mi vergognavo dei miei app<strong>un</strong>ti.“Mi guardi sulla cartina quando c'è l'uscita <strong>per</strong> Arezzo? Prima o dopo Firenze?”Entrò in macchina e si girò con grazia <strong>per</strong> prendere lo stradario sul sedile posteriore.Belle gambe, indubbiamente.Mi concentrai sulle cartine dell'autostrada. Eravamo da <strong>un</strong> po' in viaggio quandoriuscii a dire “Prima di Firenze, tra due uscite.”“Grazie Graziani” mi guardò con <strong>un</strong> altro sorriso, incerto.“Puoi chiamarmi Stiv, come tuo marito, come tutti.”Sembrò contenta della concessione. Rimanemmo <strong>per</strong> <strong>un</strong> po' in silenzio mi avevachiesto se poteva ascoltare <strong>un</strong> CD dei Gouls 'nd Ghosts e il rock molto duro non midispiaceva. Dava la botta ma era diverso da tutto quello che conoscevo.“Sarebbero contenti a dirgli che non somigliano a ness<strong>un</strong>o. Qualc<strong>un</strong>o li haetichettati come rock progressivo. Ecco l'uscita <strong>per</strong> Arezzo. Carlo dice che portaanche a Cargiore, ma non sta scritto da ness<strong>un</strong>a parte. Secondo lui quella è RocciaCorba e quello il colle di Braida e quella strada bianca porta tra i castagni e i cerri diGiaveno, incrociandi via della Buffa. Ma non sono sicura non si sia inventata tuttaquesta topografia.”“Sarebbe capace, <strong>un</strong>a volta inventò tutta <strong>un</strong>a lezione di storia Romana, <strong>per</strong>difendersi da <strong>un</strong>'interrogazione sleale del professor Aracri. Una volta che miinterrogava Collacciani in filosofia, voleva che approfondissi ed io gli avevo dettotutto quello che sapevo e c'era nel libro gli chiesi aiuto di lontano, dalla cattedra alterzo banco”“E lui?”“Mi fece cenno di ricominciare da capo. Presi la sufficienza. Bene, in fondo.”

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