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SteveGraziani_Troppi Clienti per un Negro - descrittiva

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§ Capitolo 20Nero mediatoreNella sala dei professori della scuola media statale Repubblica Romana c’erano solodue <strong>per</strong>sone.L’uomo appollaiato ad <strong>un</strong> angolo del tavolo era magro, grigio, portava gli occhialicon le lenti fotosensibili e fumava <strong>un</strong>a pipa ricurva che riempiva l’aria di profumiimprobabili. La donna seduta sulla poltroncina era anziana molto grassa e sbuffavacontinuamente, come se le mancasse l’aria. Raccolse le carte sul tavolo e guardòl’orologio a muro. Poi mi fece <strong>un</strong> cenno con la testa.“Allora ha telefonato?”chiesi.“ Bella ri<strong>un</strong>ione facciamo.” sbottò l’uomo. “Anche sui rapimenti! E la madre non èancora arrivata.Ti pare mai che tutto questo lavoro non serva a niente? I miei figli<strong>per</strong> esempio si sono integrati benissimo nella loro classe, quest’anno, anche se eranostranieri...La grassona ansimò “Come i tuoi figli sono stranieri?”“ Noi abitiamo al Colle Oppio, nelle loro classi ci sono tutti cinesi ma <strong>per</strong> fort<strong>un</strong>anon li discriminano, i miei figli dico, non sono discriminati!”L’altra mi guardò e non sorrise. “Ho capito, ho capito, sei sempre il solito...Bellafigura ci fai fare col mediatore culturale che è etiope anche lui, come Kebruysfa.”Rimasi in silenzio. Parlavano anche <strong>per</strong> me. La telefonata <strong>per</strong>ò mi interessava.Come se l’avessimo offeso l’uomo si alzò in piedi e prese a camminare <strong>per</strong> la stanzasbuffando fumo.” E ti pare possibile che paghiamo <strong>un</strong>a <strong>per</strong>sona solo <strong>per</strong>ché ci aiutiad integrare questa bambina nella classe?”La grassona strinse le labbra. “Veramente il signor Graziani non lo paghiamo. E poimi pare <strong>un</strong>a conquista di civiltà, se proprio vuoi sa<strong>per</strong>lo!“ Costosa, <strong>per</strong>ò. Voi docenti non capite...Lo scambio di conoscenze arricchenti e distimoli tra immigrati ed autoctoni è <strong>un</strong>a bella cosa, ma quanto ci costa a noi Stato?La professoressa alzò le spalle.“Non ci serve solo <strong>per</strong> la bambina. Dobbiamofavorire anche la formazione del cittadino dell’Europa e del mondo, educando ad <strong>un</strong>atteggiamento mentale di comprensione...” aprì <strong>un</strong> opopscolo che era sul tavolo“senti come dice 'pur nella diversità delle civiltà, delle culture e delle strutturepolitiche.' Così anche gli autoctoni, come li chiami tu su<strong>per</strong>ano il naturaleegocentrismo e imparano magari a riconoscere la legittimità dei p<strong>un</strong>ti di vista deglialtri...”L’uomo le p<strong>un</strong>tò minacciosamente la pipa addosso. “Adesso mi dici pure che la suadiversità ci arricchisce! Guarda, Maria Chiara, io faccio lo psicologo, non ilmissionario, <strong>per</strong> quel che mi riguarda quella bambina è intelligente ma gli manca<strong>un</strong>a rotella.La professoressa Maria Chiara s’era seccata. Mi guardò ancora e lo rimbeccò.“Complimenti <strong>per</strong> la diagnosi tecnicamente ineccepibile, Ongini. Meno male cheme l’hai detto che sei psicologo, sennò pensavo che avevano mandato <strong>un</strong>infermiere, senza offesa <strong>per</strong> gli infermieri!”“ Ma scusate” li interruppe la preside entrando” la madre della bambina come mai

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