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SteveGraziani_Troppi Clienti per un Negro - descrittiva

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Non mi guardava, sembrava intento ad osservare i tinka-tinka dell’ingresso, vernice<strong>per</strong> biciclette su pezzi di linoleum, naïf africano. Ma sapevo che li spolverava <strong>un</strong>avolta a settimana.“ Lì era tutto o niente, vivi o muori, oggi è <strong>un</strong> niente che si avvicina, ann<strong>un</strong>ciato, mache non si può evitare.”“ Tutto si può evitare.”Diceva bene lui. Aspettare già mi aveva angosciato bene la mattinata, meglioavviarsi piano piano. S<strong>per</strong>avo ci fosse <strong>un</strong>a trasmissione passabile in tivvù e che glialtri malati la scegliessero..Diedi <strong>un</strong> ultimo sguardo alla casa prima di uscire. Abitudine molto feconda <strong>per</strong> nondimenticarti le cose.“ Hai sempre paura di far tardi. Non sembri neanche italiano!”“Non sono italiano?E’ <strong>un</strong>’impressione che molti hanno a colpo d’occhio. In <strong>un</strong> filml’attore diceva “Non so dove stiamo andando, ma vorrei arrivare in orario.”“ Che film?”“ Non ce l’ho a casa, è Carabina Quigley, con Tom Selleck, quello di Magnum P.I.”“ Quello che ha rifiutato di fare Indiana Jones?” Imparava in fretta, Zippo, anche seil cinema era l’<strong>un</strong>ica cosa che gli insegnavo.Chiusi la porta di casa, sia sopra che sotto..“ Devi mangiare?”“ Mangiare o no, ti accompagno. Poi mi piace aspettarti nell'<strong>un</strong>iversità, è <strong>un</strong> belpoato. Dai, non facciamo tardi.”“ Un po’ di tempo ce l’abbiamo. Ti insegnerò <strong>un</strong>'altra delle ragioni <strong>per</strong> cui convienestare in Italia. A Roma. Puoi andare all’Università, come me adesso, e ti aiutanogratis, l’altra, poi c'è la pizza.”Non avevo ancora molte nausee a quei tempi.“ La conosco la pizza napoletana. Ma va bene, così ci sbrighiamo. So dove la fannoanche di giorno ”.“Oggi parlavo della pizza bianca, delle napoletane ti spiego <strong>un</strong>’altra volta. Ti parleròdella pizza napoletana romana, senza cornicione. Ma non oggi.”Eravamo in vista della parrocchia di S. Giovanni Battista de’ Rossi, santo dellaControriforma.Con Cané mi avevano cacciato via da quella chiesa.“Ora ti porto a via Ferdinando Ughelli. Un raro caso di microclima urbano, diceva<strong>un</strong> mio amico ai tempi delle messe beat, le facevamo proprio qui, in questa vecchiachiesa.“ Che c’è di speciale nella pizza bianca? La fanno anche in Albania. E’ solo…veloce.”Veloce! Lo ignorai.“ Nelle strade attorno piove e a via Fedinando Ughelli no, nellestrade vicine c’è il sole e a a via Fedinando Ughelli è nuvolo, o addirittura piove,certe volte…“ Ma non è vero!”“ Forse no, forse è solo <strong>per</strong> raccontare storie. Mi piace raccontare storie.”La strada quel giorno era in condizioni meteorologiche identiche alle altre stradevicine.

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