10.07.2015 Views

SteveGraziani_Troppi Clienti per un Negro - descrittiva

SteveGraziani_Troppi Clienti per un Negro - descrittiva

SteveGraziani_Troppi Clienti per un Negro - descrittiva

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Tirai fuori <strong>un</strong>a zuccheriera dal pensile sopra il lavandino e liberai duemila euro.“Apri il vino.”Komba, Ivoro e Gao, socievoli come al solito apparvero nella stanza e, rassicurati sistrusciarono con l'intruso.“ E adesso <strong>per</strong> quanto tempo starò tranquillo?”“ Per questo contratto, ormai ho chiuso.”“ E se te ne offrono <strong>un</strong> altro?”Rise mostrandomi i premolari. Vittorio De Sica si domandava sempre se mostrarli ono nel sorriso.Lui, il killer li mostrava.“ Mica vuoi farti <strong>un</strong> abbonamento”“Figurati, non me lo posso <strong>per</strong>mettere. Vorrei solo evitare che mentre cucino oappena ho finito, mi spari alle spalle.”Fece la faccia addolorata. “Ma come puoi pensare…Non sarebbe sportivo! Casomai cercherei <strong>per</strong>fino di non guardarti in faccia, ma certo, non potrei mica accettare<strong>un</strong> altro contratto subito subito…”“ Che margini ho, allora?”“ Mah, non lo so, almeno qualche mese, credo…o qualche settimana.”Era inutile parlare con lui. In fondo anche col cancro andavo avanti a mesi, poi. E civolevano anni di intervallo tra <strong>un</strong> tumore e l'altro <strong>per</strong> s<strong>per</strong>are non si trattasse più diintervallo, di averla sfangata.Come diceva il giudice, resistere, resistere, resistere.“ E’ molto più del trattamento che si fa in genere, gli altri se ne fregano. Siammazza <strong>un</strong> po’ troppo facile, ormai.”Lo guardavo affascinato.Dopo che ebbi servito la pasta cacio e pepe, mentre inforcava innocente i <strong>per</strong>ciatelliGragnano, non potei non fargli quella domanda. Poteva ammazzarmi tra qualchemese e quindi non valeva la pena di esser delicato.“ Come sei arrivato a fregartene della vita degli altri?”Il nero smise di mangiare. Era <strong>un</strong> nero alla Danny Glover, arma letale, pensai <strong>per</strong>associazione. “Strana domanda, non ti pare?”“ Sono <strong>un</strong> po’ strano, io. Mi domando se anche quelli del baretto dove vado, ilCaffettino, possano diventare come te. Per uccidere le <strong>per</strong>sone dico, <strong>per</strong> contratto ose gli fanno ombra...”Mi guardò nauseato che lo paragonassi agli italiani del bar del professore.“ Unadomanda ma tante risposte. Che ti devo dire? La butto in politica? Sono <strong>un</strong> soldatoche non ha <strong>un</strong>a patria. Un mercenario al minuto, non all'ingrosso, come quelliassoldati dagli americani. Un contractor. Faccio lo psicologo?Mi sento in guerra contutti e non mene frega niente di ness<strong>un</strong>o? Di chi mi dovrebbe fregare? Dovreitrovare <strong>un</strong> innocente, <strong>un</strong> giusto. Ti parlo di come ammazzate voi a noi?Con la fame,l’aids, le malattie, le medicine scadute, il latte in polvere che fa morire i bambini, ilplatino, i diamanti, il comesichiama pei telefonini, le pallottole che ci fate spararetra noi…”“Non lo fanno solo con gli africani, anche da noi, fanno le stesse cose, sono tanti aduccidere con l'Ilva o la Thyssen Krupp o il Ministero della Salute, ci sono più ditrecentocinquanta emofilici che hanno contratto i virus dell’HBV, HCV ed HIV, inseguito alla trasfusione di sangue infetto oppure alla somministrazione di

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!