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SteveGraziani_Troppi Clienti per un Negro - descrittiva

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§ Capitolo 13Nero animale<strong>Troppi</strong> clienti può voler dire troppi soldi.La terapia cominciava il pomeriggio e quindi ero potuto andare. Avevo trovato isoldi <strong>per</strong> le indagini di Alì e non volevo tenerli. Prima dell’app<strong>un</strong>tamento ci avevopensato sopra a l<strong>un</strong>go.L’avvocato Schirinzi era grasso e calvo, con la barba così scura che <strong>per</strong> quanto siradesse più volte al giorno, la mandibola aveva sempre <strong>un</strong>’ombra bluastra. Sorrisequando entrai nella stanzetta piena di fumo.“Che significano tutti quei soldi?”Era contento che apprezzassi il denaro.“E’ <strong>un</strong>a signora cifra, in effetti.”“Più di quanto vale la mia casa, l’ufficio, i gatti e tutti i mobili.”Obeso, soffice, gli occhi neri che guardavano dietro la maschera gonfia della faccia.“Siediti” borbottava come avesse grasso nella gola “Per comprare casa mia civorrebbe di più.” bella sco<strong>per</strong>ta!“Chi mi paga?”“Sei curioso, <strong>per</strong> questo lavori. Ti cerchi i clienti, tiri fuori soldi da dove non c’è <strong>un</strong>agoccia di sangue. Rompi le palle in giro e scopri <strong>un</strong> sacco di cose. Ma certe volte lacuriosità non serve.Ti dico io tutto quello che c’è da sa<strong>per</strong>e.”“Chi mi regala m’impegna.”“A fare il tuo lavoro.”“Non voglio soldi da voi, aggi<strong>un</strong>geteli a quelli che date alla polizia.”“Aspetta…non è come pensi. Sei proprio come mi avevano detto. Qualc<strong>un</strong>o paga lapolizia <strong>per</strong>ché non indaghino. Ora ci serve <strong>un</strong>o che se ne intende e che indaghi.”Perfino detto da <strong>un</strong>o come lui mi fece piacere. Avevo cominciato in p<strong>un</strong>ta di piedi,senza sa<strong>per</strong>e niente di investigazioni o altro, senza metodo, gambe e buon senso, edora quel riconoscimento da gente <strong>per</strong> quanto sia professionista sembrava <strong>un</strong> masterin Scienze criminologiche.“Ma la polizia…”Fece <strong>un</strong> gesto che avrebbe steso l’ultimo avanzo di dignità di Baccellieri.“Fessi voi a pagarli.”“Ancora? Quello <strong>per</strong> cui paghiamo ancora lo sanno fare, anzi sano evitare di farlo.Ma qui è diverso. Sono io che ho pensato a te <strong>per</strong> questo casino, qui non si capiscechi è stato.”“Capita a tutti di morire in <strong>un</strong> modo o nell’altro. Dishnica è morto <strong>per</strong> lo scoppio di<strong>un</strong>a bombola...”“Vero, o magari l’hanno ammazzato, o magari il corpo carbonizzato non è il suo.”“Non l’hanno identificato?”“Ti ho detto che era carbonizzato, non avevano dati <strong>per</strong> i denti, impossibileprendere le impronte digitali. Ma c’è anche la morte di chi sai.Non è possibile che,<strong>per</strong> caso, a <strong>un</strong> sacco di pezzi grossi capitino disgrazie.”“La mano di Dio”Scherzò.“Se è Dio lasceranno correre, credo. Gli servi tu <strong>per</strong> esserne sicuri.”

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