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SteveGraziani_Troppi Clienti per un Negro - descrittiva

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tuo governo!”“Immagino che dovrei chiederti di che si tratta e ringraziarti pure.”“Undici stanze sotterranee al Colle Oppio, lo sapevo che lì doveva esserci <strong>un</strong>complesso pubblico! La qualità dei primi re<strong>per</strong>ti, appena liberati a mano dalla terra,mi da ragione.”“Importante?”“Potrebbe essere <strong>un</strong>a nuova Domus Aurea ma è presto <strong>per</strong> dirlo.”“Forse avresti dovuto lasciar dormire tutto sotto terra, lo peservi <strong>per</strong> le generazionifuture.”Mi cominciò a parlare della sua sco<strong>per</strong>ta sotterranea e andò avanti <strong>per</strong> <strong>un</strong>a ventinadi minuti prima di accorgersi della mia temporanea freddezza di fronte alle novitàdegli scavi romani.Finalmente mi chiese <strong>per</strong>ché ero andato a trovarla e ascoltò con attenzione il mioproblema poliziesco.“Non ho mai capito come fai ad ottenere i tuoi risultati.”“Non è che li ottengo sempre, in effetti…”“Ma, dico, non capisco proprio che metodo usi <strong>per</strong> le tue indagini.”“Il metodo Feyerabend.” scherzai.“Mai sentito.”“Un grande investigatore austriaco.”Alzò le spalle. Giacché c’ero, in <strong>un</strong> moto di fiducia gli raccontai anche i mieiproblemi interni. Vuotai il sacco. Non so <strong>per</strong>ché, non riflettevo. Avevo in mentecome <strong>un</strong>a cantilena l’Otello di Verdi, ‘La morte è il nulla/ e vecchia fola il Ciel’,Arrigo Boito a volte aveva il dono della sintesi. Se manca la riflessività, manca lastrategia e l’ansia si fa paura. Preso nella rete, potevo agitarmi ancora ma in <strong>un</strong>modo o nell’altro m’avrebbero tirato fuori. Mi pareva ormai di non avere ness<strong>un</strong>strumento <strong>per</strong> affrontare gli ostacoli di fronte a me.Paura, impotenza, caos, annegavo nell'ansia/paura che avrebbero dovuto servire aproteggermi. Guardavo le piante e gli alberi mentre le parlavo e sentivo la coscienzafarsi tabula rasa, mi pareva di <strong>per</strong>dere la <strong>per</strong>cezione dello spazio e del tempo.Il mio metodo?Mi piacerebbe poterlo indicare a Zippo.Totalmente confuso, incapace di progettare, far previsioni, ribattere i colpi,affondavo nel malessere generale psicofisico, non potevo star fermo e le giravointorno, espressione dell’irrequietezza interiore.Volevo nascondermi, la voglia di "andare ad indagare" era abbattuta dalla paura(della gente, dei mezzi di trasporto, di stare all’a<strong>per</strong>to, ecc.) volevo "rintanarmi”forse proprio <strong>per</strong> questo ero andato da lei. Non mi deluse, non so che stesse facendoma lasciò tutto <strong>per</strong> occuparsi di me.Il cannone del Gianicolo sparò il suo colpo folcloristico. ‘E gnis<strong>un</strong>o po’ dì: domaniancora/sentirò batte er mezzogiorno d’oggi.’Mi mise <strong>un</strong>a mano sulla spalla, senza guardarmi.“Guarda Steve, anche a me hannotolto l’illusione dell’immortalità, ho passato brutti momenti, quando mi cercavano<strong>per</strong> uccidermi, col diabete e tutto… Solo se si libera energia, sia pure inizialmente informa di sofferenza e malessere individuale, si sviluppa quel sufficiente grado

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