Scarica II° quaderno (pdf 1,10 Mb)

104 Anonimo Pellegrino
superficie della mente esteriore, ma fra le due c’è la
stessa differenza che tra una semicecità e una più grande
chiarezza di conoscenza, e di visione dovuta a una
strumentazione più diretta e potente, e a una migliore
sistemazione degli elementi di conoscenza …(omissis).
Ma c’è anche, o può esserci, insieme a questa intimità
di conoscenza, un’osservazione distaccata delle azioni
della natura da parte dell’anima e, attraverso questo
doppio stato di conoscenza, la forte possibilità di un
controllo e di una comprensione completi …(omissis).
Questo perché, anche se qui diviene normale una
conoscenza-di-sé accresciuta, essa non è immediatamente
una conoscenza integrale; in quanto, una presa
di coscienza per contatto diretto, che è il potere principale
del subliminale, non basta; perché può essere un
contatto con i più grandi divenire e i più grandi poteri
della Conoscenza, ma anche con i più grandi divenire e
i più grandi poteri dell’Ignoranza …(omissis).
C’è in vero, nella natura subliminale, una facoltà
sen-soriale interiore, un senso sottile di visione, di udito,
di tatto, di odorato e di gusto; ma questi sensi non si
limitano a creare le immagini di cose che appartengono
all’ambiente fisico, ma possono presentare alla coscienza
anche immagini e vibrazioni visive, uditive, tattili, di
cose che sono al di là della ristretta portata dei sensi fisici,
o che appartengono ad altri piani o sfere di esistenza.
Questa natura subliminale interiore può creare e