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120 Anonimo Pellegrino
quello che la personalità vitale è nella sua composizione
originale, o che il male sia la sua natura stessa …
(omissis).
In generale questo carattere dell’essere vitale, e il
corso della sua esistenza in ciò che noi chiamiamo bene
e male sono degli elementi ma non la molla principale, e
appaiono evidenti nella vita subumana, mentre nell’essere
umano, poiché si è sviluppato un discernimento
mentale, morale e psichico, l’essere vitale può essere
dominato o camuffato, senza però cambiare il suo carattere.
Per tanto l’essere vitale e la sua forza vitale, con
la loro spinta verso l’autoaffermazione, si trovano in
assenza di una aperta azione del potere dell’anima e del
potere spirituale (Atmashakti), quali principali mezzi
di compimento che la natura possiede; e senza il loro
sostegno, né la mente né il corpo possono utilizzare le
loro possibilità o realizzare il loro scopo in questa esistenza
…(omissis).
Tale è dunque l’origine e la natura dell’errore, della
falsità, dell’ingiustizia e del male della coscienza nella
volontà dell’individuo; così che una coscienza limitata
che ha origine dalla nescienza diviene la fonte dell’errore,
mentre l’attaccamento personale alla limitazione
e all’errore che ne risulta diviene la fonte della falsità,
e una coscienza falsa governata dall’ego vitale diviene
la fonte del male …(omissis).