Scarica II° quaderno (pdf 1,10 Mb)

126 Anonimo Pellegrino
quello di insediare l’anima, (l’individuo psichico divino),
al posto dell’ego. Il passo successivo è quello di divenire
coscienti del sé eterno in noi (non-nato), e uno con il sé
di tutti gli esseri …(omissis).
La divisione del nostro essere dall’essere degli altri
non può venire superata che eliminando il divorzio della
nostra natura dalla realtà interiore dell’anima, abolendo
il velo tra il nostro divenire e il nostro essere, colmando
la distanza che separa la nostra individualità nella
Natura dell’Essere divino che è la Realtà onnipresente
nella Natura e al disopra della natura.
Ma l’ultima divisione da eliminare è la scissione fra
questa Natura e la Soprannatura che è il Potere-in-sé
dell’Esistenza divina …(omissis).
Per ottenere ciò, un’eterna Coscienza-di-Verità deve
possederci e sublimare tutti i nostri modi naturali nei
modi propri del suo essere, della sua conoscenza e della
sua azione …(omissis).
Una consapevolezza della verità, una volontà di
verità, un movimento di verità, un’azione di verità
spontanei possono allora divenire la legge integrale della
nostra natura”. (3)
Ancora un lunga pausa di silenzio mi permise di riflettere
sulla profondità dei temi affrontati da Cosimo.
Poi domandai:
“E’ detto nelle Upanishad – C’è una nascita e crescita
del Sé. Secondo le sue azioni, l’essere incarnato assume