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62 Anonimo Pellegrino<br />
Vi fu un lungo periodo di silenzio dopo il quale chiesi:<br />
“E’ il nostro cervello, o la nostra coscienza che permettono<br />
la percezione di tutto ciò?”<br />
Cosimo attese qualche minuto prima di formulare la<br />
risposta.<br />
“Il Maestro dice: “Appare sempre più chiaro che<br />
non solo la capacità totale della nostra coscienza supera<br />
di gran lunga quella dei nostri organi, dei nostri sensi,<br />
dei nostri nervi, del nostro cervello, ma che anche per il<br />
nostro pensiero e per la nostra coscienza ordinari, questi<br />
organi rappresentano solo gli strumenti di cui si servono<br />
abitualmente, e non la causa che li ha generati.<br />
La coscienza utilizza il cervello, che è un prodotto<br />
dei suoi sforzi per venire alla luce, e non il cervello a<br />
produrre e usare la coscienza.<br />
Ci sono anche casi straordinari a dimostrare che i<br />
nostri organi non sono strumenti del tutto indispensabili,<br />
che per vivere non sono assolutamente essenziali i battiti<br />
del cuore e tanto meno il respiro, così come per pensare<br />
non sono assolutamente essenziali le cellule organizzate<br />
del cervello. Il nostro organismo fisico non genera ne<br />
spiega il pensiero e la coscienza più di quanto la costruzione<br />
di una locomotiva possa generare o spiegare la<br />
forza motrice del vapore o dell’elettricità.<br />
E’ la forza ad esistere prima, non lo strumento fisico<br />
... (omissis). Possiamo ora chiederci se, dato che anche<br />
la coscienza mentale esiste dove vediamo esseri inanimati<br />
o inerzia, non possa essere presente anche negli