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La Porta, <strong>quaderno</strong> secondo 71<br />

progredire in cammini e movimenti sempre più conformi<br />

alla rettitudine della verità che è in noi e nelle cose,<br />

con una costante diminuzione delle perversioni e delle<br />

distorsioni dell’ignoranza …(omissis).<br />

Infatti la nostra Vita, poiché è soggetta all’azione<br />

ottenebrata e divisoria della Mente, è essa stessa ottenebrata<br />

e divisa e subisce tutta quella soggezione alla<br />

morte, alla limitazione, alla debolezza, alla sofferenza,<br />

al meccanismo ignorante di cui la Mente nella creatura,<br />

vincolata ai propri limiti, è l’origine e la causa.<br />

La sorgente originaria della perversione era, abbiamo<br />

visto, l’autolimitazione dell’anima individuale<br />

vincolata all’ignoranza di sé in quanto considera se<br />

stessa, a causa di una concentrazione esclusiva, come<br />

un’individualità separata autoesistente e tutta l’azione<br />

cosmica solo come si presenta alla sua coscienza, alla<br />

sua conoscenza, alla sua volontà, alla sua forza, alla<br />

sua gioia individuali e al suo limitato essere individuale<br />

invece di vedersi come una forma cosciente dell’Uno e<br />

di abbracciare ogni coscienza, ogni conoscenza, ogni<br />

volontà, ogni forza, ogni gioia e ogni esistenza come<br />

unite alle sue …(omissis).<br />

Ma quando si sviluppa la coscienza, quando la luce<br />

del suo proprio essere emerge dall’inerte oscurità del<br />

sonno dell’involuzione, l’esistenza individuale diventa<br />

vagamente cosciente del potere che è in lei e cerca, dapprima<br />

in maniera nervosa e poi in maniera mentale, di

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