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La Porta, <strong>quaderno</strong> secondo 61<br />
Ma la vibrazione in questo stato etereo, non basta<br />
per creare le forme. Deve intervenire qualche ostruzione<br />
nel flusso oceanico della Forza, qualche contrazione<br />
ed espansione, un’interazione di vibrazioni, qualche<br />
interferenza di una forza su un’altra, sì da creare un<br />
principio di interazioni fisse e di effetti reciproci.<br />
La forza materiale, modificando il suo iniziale stato<br />
etereo, assume un secondo stato, detto aereo, la cui<br />
particolarità è il contatto tra forza e forza, contatto che<br />
è la base di tutte le relazioni materiali.<br />
Non abbiamo tuttavia ancora forme reali, ma solo<br />
forze varianti.<br />
E’ necessario un principio sostenitore.<br />
Questo viene fornito da una terza modificazione<br />
in sé della Forza originaria, che ha per noi la manifestazione<br />
caratteristica del principio di luce, elettricità,<br />
fuoco e calore. Anche in questo caso, possiamo ottenere<br />
forme di forza che mantengono il loro proprio carattere,<br />
la propria azione particolare, ma non forme stabili di<br />
materia.<br />
Un quarto stato, caratterizzato dalla diffusione e da<br />
un primo ambiente di comunicazione fatto di attrazioni<br />
e repulsioni permanenti, chiamato pittoristicamente<br />
acqua o stato liquido, e un quinto stato di coesione,<br />
chiamato terra o stato solido, completano gli elementi<br />
necessari. Tutte le forme di materia di cui siamo coscienti,<br />
tutte le cose fisiche, fino alle più sottili, sono costruite<br />
dalla combinazione di questi cinque elementi”. (3)