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La Porta, quaderno secondo 53
come nessun uomo ispirato, legato alla ricerca delle verità
e del progresso universale, abbia mai enunciato i propri diritti,
ma indicato i doveri che, non a caso, sono stati dettati,
all’inizio della vostra presa di coscienza, nelle prime dieci
regole suggerite dagli Dei.
Devo ancora ripetere come:
“Il dovere alla conoscenza comporta la libertà assoluta
della vostra scelta verso una ricerca conoscitiva connaturata
con il vostro grado di sviluppo e comprensione,
e deve derivare da una spinta interiore che rappresenta
la naturale maturazione della vostra graduale presa di
coscienza e capacità di comprensione sino a raggiungere
in voi l’onniscienza. Allora il dovere verrà sublimato nella
completa esperienza del Libero Arbitrio, ultima meta in
voi per poter conquistare il Potere dell’Assoluto nella sua
Creazione”.
Vi fu un lunga pausa, per focalizzare in me il silenzio
mentale, indispensabile per superare l’ostacolo della ragione
ed individuare l’infinito confine della conoscenza. In una
situazione priva di partecipazione emotiva, sullo schermo
dell’orizzonte degli eventi, mi apparve allora la visione dei
molti incontri a suo tempo avvenuti con i vari professori e
scienziati con i quali ebbi un confronto entro quei campi
del sapere in cui avevo provato a cimentarmi.
Ancora una volta mi resi conto come il giudizio fosse