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La Porta, quaderno secondo 79
Nel primo è la realizzazione divina che risiede in una
perfetta libertà interiore, mentre nel secondo la parte
naturale proseguirà, attraverso la vecchia azione della
natura, mettendo in un movimento meccanico di energie
passate, l’impulso già acquisito. E se, nella persona
limitata, c’è un’intera dissoluzione del vecchio ordine
egocentrico, la natura esteriore può divenire persino il
campo di un’apparente incoerenza, benché tutto, dentro,
sia luminoso con il Sé.
In tal modo diventiamo esternamente inerti e inattivi,
mossi da circostanze o da forze ma non mossi da noi
stessi, anche se la coscienza, all’interno, è illuminata;
oppure diveniamo come un bambino, anche se interiormente
esiste una completa autocoscienza, o come una
persona incoerente nel pensiero e nell’impulso benché
dentro vi sia una perfetta calma e serenità, o come l’essere
selvaggio e disordinato, benché interiormente ci sia
la purezza e l’equilibrio dello Spirito …(omissis).
Anche nel migliore dei casi, quando una direzione
intuitiva di Luce viene dal di dentro, la natura della sua
espressione nel dinamismo dell’azione porta necessariamente
il marchio delle imperfezioni della mente, della
vita e del corpo.
Un Re con dei ministri incapaci, una Conoscenza
espressa nei valori dell’Ignoranza. Solo la discesa della