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170 Anonimo Pellegrino
di più profondo in lui lo spinge ad affermare la sua individualità;
d’altra parte la società e un certo idealismo
mentale gli chiedono di vivere per l’umanità e per il più
grande bene della comunità.
Il principio del sé e il suo interesse si scontrano
allora col principio dell’altruismo che lo contraddice.
Lo Stato si erige a divinità ed esige dall’individuo
obbedienza, sottomissione, subordinazione, immolazione
di sé; contro questa pretesa esorbitante, l’individuo
deve affermare i diritti dei suoi ideali, delle sue idee,
della sua personalità, della sua coscienza. È evidente
che tutto questo conflitto di criteri opposti è un brancolamento
dell’Ignoranza mentale umana che cerca di
trovare la sua strada afferrando aspetti differenti della
verità ma, per mancanza di integralità nella sua conoscenza,
non è però in grado di armonizzarli fra loro.
Solo una coscienza che unifica e armonizza può
trovare il cammino, ma questa conoscenza appartiene a
un più profondo principio del nostro essere, per il quale
l’unità e l’integralità sono innate.
E’ solo trovando questo principio in noi stessi che
possiamo risolvere il problema della nostra esistenza e,
con esso, il problema del vero modo di vivere per l’individuo
e la collettività …(omissis).
L’individuo, in verità, è la chiave del movimento
evolutivo, perché è l’individuo a scoprire se stesso, a
divenire cosciente della Realtà.