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174 Anonimo Pellegrino
o di servirlo.
Nel migliore dei casi, egli resterà fermo in una
sorta di perfezione tipica intermedia, come altre specie
animali, mentre la Natura proseguirà il suo cammino,
oltrepassando l’uomo, verso una creazione più grande.
Attualmente, l’umanità sta passando attraverso una
crisi evolutiva in cui si cela la possibilità di una scelta
che determinerà il suo destino; siamo arrivati infatti
ad uno stadio in cui la mente umana ha realizzato, in
certe condizioni, un enorme sviluppo, mentre in altre si
è arrestata e confusa, senza più trovare la strada.
La mente e la volontà vitale, sempre più attive
nell’uomo, al servizio delle sue pretese e dei suoi impulsi
vitali e fisici, hanno eretto una struttura della vita
esteriore, di una enormità e complessità ingovernabili;
costruendo un complicato meccanismo politico, sociale,
amministrativo, economico e culturale, mediante dei
mezzi collettivi organizzati ma insufficienti per la soddisfazione
intellettuale, sensoriale, estetica e materiale.
L’uomo ha creato un sistema di civiltà che e divenuto
troppo enorme per le sue facoltà e la sua comprensione
mentale limitate, e per le sue ancor più limitate facoltà
spirituali e morali di utilizzarlo e governarlo, divenendo
così un servitore troppo maldestro del suo ego e dei suoi
appetiti.
Poiché non essendo ancora pervenuta alla superficie
della propria coscienza nessuna mente dotata di
una visione più ampia, ne nessuna anima di conoscen-