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66 Anonimo Pellegrino
l’attività della mente si riduce al silenzio, che quest’altra
coscienza diventa per noi manifesta – anche se non in
maniera perfetta a causa della nostra antica abitudine
alla reazione ed alla limitazione mentale.
Possiamo allora conoscere con sicurezza, in una
crescente illuminazione, ciò che avevamo concepito in
maniera incerta alla pallida e vacillante luce della Ragione.
La Conoscenza ci attende, al di là della mente e del
ragionamento, sul vasto trono luminoso dell’illimitabile
visione di sé”. (3)
Ancora una pausa di riflessione mi permise di domandare:
“Può la mente essere lo strumento attraverso il quale
riusciamo a percepire il vero significato della Coscienza, e
quindi della vita?”
Cosimo continuò:
“La mente, come abbiamo detto, non è un’identità
indipendente e originale, ma solo un’operazione finale
della Coscienza-di-Verità o Supermente, ne consegue
che ovunque sia la mente, deve esserci anche la Supermente.
La Supermente o Coscienza-di-Verità, è il vero
agente creatore dell’Esistenza universale ... (omissis).
Di conseguenza, il triplice mondo nel quale viviamo,
il mondo di Mente – Vita – Corpo, è triplice solo al suo
stadio presente dell’evoluzione. La vita involuta nella
materia è emersa nella forma di vita pensante e men-