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24 Anonimo Pellegrino<br />
vivono nella piena consapevolezza del presente, in perfetta<br />
sintonia con il proprio Sé interiore. Questa è la ragione del<br />
loro naturale equilibrio.<br />
Nel vostro caso la ragione, pur avendovi aiutato sulla<br />
via della comprensione delle cose, vi ha, con la sua concettualità,<br />
portato alla costruzione dell’ego personale (il<br />
non-sé) che, con la percezione della dualità, ha finito per<br />
confondere i risultati della conoscenza, allontanandovi dalla<br />
Verità primaria della natura e dalla sintonia con il Sé che<br />
regna dentro di voi.<br />
Abbiamo già detto come la vera conoscenza non appartiene<br />
quindi alle religioni, filosofie o scienze, che per<br />
loro natura sono sinonimo della indeterminabilità di tutte<br />
le cose, ma all’intuizione che è come il profumo: aereo,<br />
impalpabile soggettivo e non oggettivo.<br />
Constaterete ora come l’umano colto, nel senso di<br />
educazione culturale del suo pensiero, ha finito per essere<br />
sempre più prigioniero della propria ignoranza, perché<br />
l’indagine logica e concettuale non lo hanno portato alla<br />
soluzione dei problemi, ma alla loro esaltazione verso<br />
incognite sempre maggiori, divenute un fatto schematico,<br />
ripetitivo, illusorio e temporale. Questo ha provocato<br />
l’inaffidabilità di tutti gli aspetti intellettuali della vita<br />
umana le cui concettualità religiose, filosofiche, politiche,<br />
scientifiche, culturali, economiche, basate sull’ambiguità<br />
e falsità della dualità, hanno determinato una situazione di<br />
paradossale squilibrio, tale da renderne ormai impossibile<br />
ogni gestione al vostro ego.