Scarica II° quaderno (pdf 1,10 Mb)

96 Anonimo Pellegrino
Egli continuò la citazione:
“Dietro la mente, c’è una coscienza stabile che,
impiegando la mente quale sua attività in superficie,
non impone nessuna divisione concettuale fra se nel
presente e se nel passato e nel futuro; e tuttavia essa
conosce se stessa nel Tempo, nel presente, nel passato e
nel futuro, ma in maniera immediata, con una visione
indivisa che abbraccia tutte le esperienze mutevoli del
sé temporale mantenendole sulla base dell’immobile sé
non temporale.
Di questa coscienza possiamo venire consapevoli
quando ci ritiriamo dalla mente e dalle sue attività o
quando queste tacciono …(omissis).
Il Tempo è la grande banca dell’esistenza cosciente
trasformata in valori d’esperienza e d’azione; l’essere
mentale di superficie attinge dal passato (e anche dal
futuro) e conia di continuo nel presente quel che attinge;
rende conto e fa provvista dei guadagni che ha raccolto
in quello che chiamiamo il passato, senza sapere come
il passato, in noi, sia sempre presente; ne impiega tanto
quanto gli è necessario in moneta di conoscenza e d’essere
realizzato e lo spende in moneta d’azione mentale,
vitale e fisica nel commercio del presente che, ai suoi
occhi, crea la nuova ricchezza del futuro.
L’Ignoranza è una utilizzazione della conoscenzadi-sé
dell’essere in un modo tale da renderla preziosa
per l’esperienza temporale e valida per l’attività tem-