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78 Anonimo Pellegrino
esistenza di superficie …(omissis).
Altrimenti se noi vivessimo soltanto mediante l’anima
superficiale di desiderio, non potremmo cambiare o
progredire più di quanto lo possano la pianta o la pietra,
nella cui immobilità e nella cui routine d’esistenza
l’anima segreta delle cose, in una vita incosciente in superficie,
non possiede ancora uno strumento per potersi
liberare dalla ristretta gamma d’abitudini stabilite in
cui è nata …(omissis).
Immersa nell’Ignoranza, la Natura centra l’ordine
dei suoi movimenti psicologici non attorno al segreto sé
spirituale, ma attorno al sostituto di questo, il principio
dell’ego: pertanto un certo egocentrismo è la base su cui
teniamo uniti i fili delle nostre esperienze e delle nostre
relazioni in mezzo alle complessità di contatti, contraddizioni,
dualità ed incoerenze del mondo in cui viviamo;
questo egocentrismo è la nostra rocca di salvezza contro
il cosmico e l’infinito, la nostra difesa.
Nel nostro cambiamento spirituale dobbiamo invece
rinunciare a questa difesa facendo scomparire l’ego in
noi; la persona allora si ritroverà dissolta in una vasta
impersonalità senza però trovare, all’inizio, una chiave
che le permetta di entrare subito in un ordinato dinamismo
di azione, il più delle volte, con il risultato di
trovarsi divisa in due parti: l’essere spirituale all’interno
e l’essere naturale all’esterno.