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La Porta, quaderno secondo 89
della trama di un temporaneo spettacolo ove ciascuno di
voi è l’attore che interpreta, secondo gli schemi di memoria
che si è scelto, la propria parte. Se questa parte sia quella
del buono o del cattivo nulla cambia ai fini della propria
evoluzione, in quanto essendo tutto un gioco temporale,
in esso il bene o il male non hanno nessuna valenza reale.
Ciascuno di voi in questo gioco crea il proprio destino;
spetta a voi tesserne la trama, e i ruoli; il povero o il ricco,
il sano o l’ammalato, il santo o il peccatore, l’ignorante o
il sapiente, tutti scelti secondo la legge del proprio Karma,
frutto delle vostre vite ed esperienze passate.
La dimensione sottoluminale nello spazio temporale in
cui questa trama è costruita, vi da modo di percepire questo
gioco mediante un consapevolezza emozionale che è esclusività
della vostra mente umana. Questo stato emozionale, è
in voi esaltato dalla dualità, sorta proprio per dare maggiore
vigore ai contrasti nella lotta tra il bene e il male.
Questo processo amplifica le facoltà dei vostri sensi,
come, il senso di colpa, del possesso, del peccato, dell’odio,
o, della felicità, dell’amore, del dovere, (generalizzando del
male o del bene), quali rudimentali strumenti preposti per
sviluppare un mondo immaginario in forma virtuale, così
da permettere l’espressione della santità più eccelsa, o della
satanicità più perversa.
Questo non avviene in nessun altro luogo del creato
la cui sostanza è l’Amore divino, fondamento della Verità.
E’ dunque nel vostro prossimo trasferimento nella