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56 Anonimo Pellegrino
In una parola la Divinità: rifarci ad immagine di
Dio”. (1)
Cosimo interruppe il suo dire per alzarsi invitandomi
ad una passeggiata lungo il sentiero che, sotto una fitta
pineta, portava sull’apice della collina racchiudente la
grande baia. L’ombra dei pini e la gagliarda brezza marina
davano ora al corpo una gradevole sensazione di frescura,
favorendo il piacere del camminare, invitando al silenzio
e alla concentrazione.
Dopo qualche tempo presi la parola:
“Nella mia mente si fa sempre più chiara la visione del
prossimo cambiamento vibrazionale a cui sarà sottoposto il
nostro pianeta, e con esso l’intero nostro sistema solare. In
particolare, le trasformazioni che dovrà subire la struttura
umana, sia psichica che corporea, mi appaiono talmente
sconvolgenti da rendere impossibile, anche alla più fervida
immaginazione, una loro descrizione secondo un linguaggio
comprensibile.
Mentre in contrasto a ciò, lucide mi appaiono nella
mente alcune riflessioni che Sri Aurobindo scriveva già
nel lontano 1909:
“La forza Spirituale interiore non solo crea il futuro
ma crea i materiali per il futuro. Non è limitata ai materiali
esistenti, dalla loro natura o quantità. Essa può
trasformare un cattivo materiale in un buon materiale,