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La Porta, quaderno secondo 105
presentare immagini, scene, suoni che sono simbolici
piuttosto che reali, rappresentando possibilità in formazione
come, suggestioni, pensieri, idee, intenzioni che
possono essere di altri esseri e rappresentando forme
simboliche anche di poteri e potenzialità esistenti nella
Natura universale; non c’è niente che essa non possa
trasformare in formazioni sensoriali.
E’ in realtà il subliminale, e non la mente esteriore,
a possedere i poteri di telepatia, chiaroveggenza, seconda
vista e altre facoltà sovranormali la cui apparizione nella
coscienza di superficie è dovuta ad aperture o fessure
nel muro, eretto dal lavoro cieco d’individuazione della
nostra personalità esteriore”, (il non-sé), “interposto fra
di essa e il regno interiore del nostro essere”, (il Sé), …
(omissis).
“E’ un fatto, tuttavia, che queste immagini ed esperienze
aggiungono immensità alla possibile portata della
nostra coscienza, ed allargano gli stretti limiti in cui è
circoscritta e imprigionata la nostra esperienza fisica
esteriore legata ai sensi …(omissis).
Queste operazioni dell’essere subliminale che
emergono, o alcune di esse, vengono adesso studiate
frammentariamente sotto il nome di fenomeni psichici
– benché non abbiano niente a che fare con la “psyche”,
l’anima, “l’entità più profonda in noi, ma solo con la
mente interiore, il vitale interiore, le parti fisico-sottili