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La Porta, quaderno secondo 81
anche se qui, adesso, siamo superficialmente coscienti
solo del veicolo materiale.
Ma è possibile divenire altrettanto coscienti nei
nostri altri corpi, ed infatti la lacerazione del velo che
li separa, e che di conseguenza separa le nostre personalità
fisica, psichica e ideale, provoca quei fenomeni
“psichici” e “occulti” che cominciano ora a essere esaminati
in maniera crescente, anche se ancora troppo
maldestramente, e a essere anche, nel contempo, troppo
sfruttati. Gli antichi, già da molto tempo, avevano fatto
una scienza di questo problema della vita e del corpo
superiori dell’uomo.
Essi avevano scoperto sei centri nervosi di vita e di
facoltà mentale nel corpo sottile, e avevano elaborato
esercizi fisici sottili grazie ai quali questi centri, ancora
chiusi, possono essere aperti, e grazie ai quali l’uomo
può penetrare nella vita psichica superiore propria della
nostra esistenza sottile, per distruggere gli ostacoli fisici
e vitali che impediscono l’esperienza dell’essere ideale
e spirituale.
E’ significativo che uno dei risultati salienti richiesto
dagli “hathayogi” nei loro esercizi, oggi verificato sotto
molti aspetti, è il controllo della forza vitale fisica, controllo
che li libera da certe abitudini o cosiddette leggi
comuni ritenute dalla scienza fisica inseparabili dalla
vita del corpo …(omissis).