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158 Anonimo Pellegrino
dere le cose in maniera diversa e di capovolgere il vero
sistema, perché considera essenziali o fondamentali le
forze superficiali o apparenti della Natura; essa ritiene
che le creazioni della Natura, mediante un processo
visibile o esteriore, siano l’essenza della sua azione e
non si accorge che si tratta solo di un’apparenza secondaria
che nasconde un processo segreto più grande; il
processo occulto della Natura è infatti quello di rivelare
l’essere facendone apparire i poteri e le forme, e la
pressione esteriore ch’essa esercita non è che un mezzo
per risvegliare l’essere involuto alla necessità di questa
evoluzione, di questa formazione di sé …(omissis).
L’intenzione della Natura in noi è di essere, e di essere
pienamente; ma essere pienamente significa essere
interamente coscienti del proprio essere; l’incoscienza,
la semicoscienza o una coscienza insufficiente sono degli
stati in cui l’essere non è in possesso di se stesso: è
esistenza, ma non pienezza d’essere …(omissis).
Ogni altra conoscenza è legata a una coscienza
dimentica di sé e che cerca di ritornare alla propria
consapevolezza di sé e dei propri contenuti; è un’ignoranza
di sé che si sforza di trasformarsi in coscienza di
sé …(omissis).
Ma per esistere universalmente in tal modo, nella
pienezza e libertà della propria universalità, bisogna
anche essere trascendentalmente …(omissis).