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14 Anonimo Pellegrino
lasciandoci liberi di scorribandare nei dintorni alla ricerca
di bellezze naturali o storiche, di cui avevamo letto testimonianze
su un opuscolo illustrativo della zona.
Raggiunta la vicina scogliera a nuoto, sotto i raggi
tiepidi del primo sole mattutino, mi diressi verso un bosco
di pini marittimi per un sentiero che si inerpicava su un
dolce pendio.
Il vento era del tutto calato durante la notte, e la giornata
si presentava tersa e serena. Sul mio cammino vidi, non
lontano, una innocua serpe intenta a divorare un topolino.
Mi fermai incuriosito. Mentre ero così assorto, un leggero
tocco mi sfiorò la nuca. Mi volsi di scatto, ed il familiare
sorriso sul volto di Cosimo mi provocò una grande emozione.
L’ultimo nostro incontro, avvenuto nella chiesa di
“Santa Maria del Mar” a Barcellona, descritto nel precedente
Quaderno, risaliva al giugno 1996.
Al suo sguardo sorridente, mi ritrovai all’improvviso
in uno stato di realtà non ordinaria del quale avevo perduto
la consuetudine.
“Buongiorno, è venuto il tempo per sciogliere i nodi
maturati durante la tua ricerca sulla via di verità”.
L’emozione fu così intensa da impedire ogni mia
risposta. Riprendemmo assieme il cammino dirigendoci
verso la sommità della collina e, mentre si risaliva un tratto
assai ripido del sentiero, la presenza di Cosimo mi aiutò
a placare ogni agitazione, dandomi anche la sensazione di