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Segue la classificazione di Le Guern I • ORDINE ... - maria vita romeo

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Come Dio non ha reso più felice nessuna famiglia, non ne trovi nessuna più<br />

riconoscente.<br />

Sulle confessioni e assoluzioni senza segni <strong>di</strong> pentimento.<br />

Dio non guarda che all'interiorità, <strong>la</strong> Chiesa non giu<strong>di</strong>ca che dall'esteriorità. Dio<br />

assolve appena vede <strong>la</strong> penitenza nel cuore; <strong>la</strong> Chiesa quando <strong>la</strong> vede nelle opere.<br />

Dio farà una Chiesa interiormente pura che, con <strong>la</strong> sua santità interiore ed<br />

esclusivamente spirituale, confonda l'empietà interiore dei superbi e dei farisei. E<br />

<strong>la</strong> Chiesa farà un'assemblea <strong>di</strong> uomini il cui comportamento esteriore sia così<br />

puro da confondere il comportamento dei pagani; se alcuni sono ipocriti, ma così<br />

ben mascherati da non poterne riconoscere il veleno, essa li sopporta. Perché,<br />

anche se non sono accetti a Dio, che non possono ingannare, lo sono agli uomini<br />

che essi ingannano. E così non è <strong>di</strong>sonorata dal<strong>la</strong> loro condotta, che sembra<br />

santa. Ma voi, voi volete che <strong>la</strong> Chiesa non giu<strong>di</strong>chi né dall'interiorità, perché<br />

questo non appartiene che a Dio, né dall'esteriorità, perché Dio si limita a ciò che<br />

è interiore. E così, togliendole ogni scelta degli uomini, voi tenete nel<strong>la</strong> Chiesa i<br />

più <strong>di</strong>ssoluti e quelli che <strong>la</strong> <strong>di</strong>sonorano al punto tale che le sinagoghe degli Ebrei<br />

e le scuole dei filosofi li avrebbero esiliati come empi e li avrebbero aborriti come<br />

indegni.<br />

È vero che entrare nel<strong>la</strong> pietà comporta dolore, ma questo dolore non deriva dal<strong>la</strong><br />

pietà che inizia ad esistere in noi, ma da quel<strong>la</strong> empietà che ancora esiste. Se i<br />

nostri sensi non si opponessero al<strong>la</strong> penitenza e <strong>la</strong> nostra corruzione non si<br />

opponesse al<strong>la</strong> purezza <strong>di</strong> Dio, non ci sarebbe niente <strong>di</strong> doloroso per noi. Noi<br />

soffriamo in proporzione al<strong>la</strong> resistenza che il vizio, in noi naturale, oppone al<strong>la</strong><br />

grazia soprannaturale; il nostro cuore si sente <strong>la</strong>cerare tra queste spinte<br />

contrarie, ma sarebbe davvero ingiusto imputare questa violenza a Dio, che ci<br />

attira, invece <strong>di</strong> attribuir<strong>la</strong> al mondo che ci trattiene. E come per un bambino che<br />

<strong>la</strong> madre strappa dalle braccia dei rapitori, che deve amare, pur nel dolore che sta<br />

soffrendo, <strong>la</strong> legittima violenza d'amore <strong>di</strong> colei che gli offre <strong>la</strong> libertà, mentre deve<br />

o<strong>di</strong>are <strong>la</strong> violenza ingiuriosa e tirannica <strong>di</strong> coloro che lo trattengono<br />

ingiustamente. La guerra più crudele che Dio possa fare agli uomini in questa<br />

<strong>vita</strong> è <strong>di</strong> <strong>la</strong>sciarli senza questa guerra che egli è venuto a portare. «Sono venuto a<br />

portare <strong>la</strong> guerra», <strong>di</strong>ce, «e come strumento <strong>di</strong> questa guerra sono venuto a<br />

portare il ferro e il fuoco». Prima <strong>di</strong> lui il mondo viveva in una falsa pace.<br />

515<br />

È fatto prete chi vuole esserlo, come sotto Geroboamo.<br />

È orribile che si voglia presentare <strong>la</strong> <strong>di</strong>sciplina del<strong>la</strong> Chiesa <strong>di</strong> oggi talmente<br />

buona da essere un crimine voler<strong>la</strong> cambiare. In altri tempi è stata infallibilmente<br />

buona ma, come si vede, <strong>la</strong> si è potuta cambiare senza peccato. E oggi, così<br />

com'è, non si può desiderare <strong>di</strong> cambiar<strong>la</strong>!<br />

Si è pur permesso <strong>di</strong> cambiare il costume <strong>di</strong> non fare preti se non con una tale<br />

circospezione che non ce n'era quasi che ne fossero degni, e non sarà lecito<br />

<strong>la</strong>mentarsi del costume <strong>di</strong> farne <strong>di</strong> così indegni!

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