Segue la classificazione di Le Guern I • ORDINE ... - maria vita romeo
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C'è una bel<strong>la</strong> <strong>di</strong>fferenza tra conoscere Dio e amarlo.<br />
358<br />
«Se avessi visto un miracolo», <strong>di</strong>cono, «mi convertirei». Come possono essere certi<br />
<strong>di</strong> fare ciò che ignorano? Essi pensano che <strong>la</strong> conversione consista nell'adorare<br />
Dio sotto forma <strong>di</strong> rapporto mondano e <strong>di</strong> conversazione. La vera conversione<br />
consiste invece nell'annientarsi davanti all'essere universale che tante volte<br />
abbiamo irritato e che a ragione può in ogni momento perderci, nel riconoscere<br />
che non possiamo nul<strong>la</strong> senza <strong>di</strong> lui e che da lui ci siamo meritati solo avversione.<br />
Consiste nel riconoscere che tra Dio e noi c'è un'irriducibile opposizione, e che<br />
non è possibile alcun rapporto senza un me<strong>di</strong>atore.<br />
359<br />
I miracoli non servono per convertire, ma per condannare. [Sum. Theol., I-II, q.<br />
113, a. 10, ad 2].<br />
360<br />
Non vi stupite <strong>di</strong> vedere persone semplici che credono senza ragionare. Dio<br />
concede loro l'amore nei suoi confronti e l'o<strong>di</strong>o <strong>di</strong> se stessi. Egli inclina il loro<br />
cuore a credere. Non si riuscirà mai a credere, con <strong>la</strong> fiducia proficua del<strong>la</strong> fede,<br />
se Dio non inclina il cuore, ma quando l'avrà inclinato, si crederà.<br />
Davide lo sapeva bene: «Inclina cor meum, deus, in».<br />
361<br />
Alcuni credono senza aver letto i Testamenti perché hanno una <strong>di</strong>sposizione<br />
interiore perfettamente santa e perché quello che apprendono del<strong>la</strong> nostra<br />
religione è adeguato. Essi sentono <strong>di</strong> essere stati fatti da un Dio. Essi non<br />
vogliono amare che Dio, non vogliono o<strong>di</strong>are che se stessi. Sentono <strong>di</strong> non avere<br />
abbastanza forza da soli, <strong>di</strong> essere incapaci <strong>di</strong> arrivare a Dio e che se Dio non va<br />
da loro, non possono avere rapporti con lui. Essi sentono <strong>di</strong>re nel<strong>la</strong> nostra<br />
religione che non bisogna far altro che amare Dio e o<strong>di</strong>are se stessi, ma che,<br />
essendo tutti corrotti e incapaci <strong>di</strong> arrivare a Dio, Dio si è fatto uomo per unirsi a<br />
noi. Non ci vuole altro per persuadere uomini che hanno una simile <strong>di</strong>sposizione<br />
nel cuore e che hanno questa consapevolezza del proprio dovere e del<strong>la</strong> propria<br />
incapacità.<br />
362<br />
Conoscenza <strong>di</strong> Dio.<br />
Quelli che ve<strong>di</strong>amo essere cristiani pur senza conoscere le profezie e le prove,<br />
giu<strong>di</strong>cano altrettanto bene <strong>di</strong> quelli che ne hanno conoscenza. Essi giu<strong>di</strong>cano con<br />
il cuore, mentre gli altri giu<strong>di</strong>cano con l'intelletto. Dio stesso li inclina a credere<br />
così da renderli perfettamente persuasi.