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Segue la classificazione di Le Guern I • ORDINE ... - maria vita romeo

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sempre ci delude, l'esperienza ci inganna, e <strong>di</strong> sventura in sventura ci conduce<br />

fino al<strong>la</strong> morte, che ne costituisce l'eterno suggello.<br />

Cosa ci gridano dunque l'avi<strong>di</strong>tà e l'impotenza se non che un tempo nell'uomo c'è<br />

stata un'autentica felicità, <strong>di</strong> cui ora gli rimangono il segno e l'impronta vuota,<br />

che egli tenta invano <strong>di</strong> riempire con tutto quanto lo circonda, ripromettendosi<br />

dalle cose assenti l'aiuto che non ottiene da quelle presenti, ma invano, perché<br />

questo abisso infinito non può essere colmato che da un'infinita e immutabile<br />

realtà, cioè Dio stesso.<br />

Solo lui è il suo vero bene. E da quando l'ha abbandonato è singo<strong>la</strong>re che non vi<br />

sia nel<strong>la</strong> natura niente capace <strong>di</strong> prenderne il posto, astri, cielo, terra, elementi,<br />

piante, cavoli, porri, animali, insetti, vitelli, serpenti, febbre, peste, guerra,<br />

carestia, vizi, adulterio, incesto. Da quando ha perso il vero bene, tutto gli può<br />

sembrare bene, anche <strong>la</strong> propria <strong>di</strong>struzione, benché contraria a Dio, al<strong>la</strong> ragione<br />

e al<strong>la</strong> natura insieme.<br />

Alcuni lo cercano nell'autorità, altri nelle rarità e nelle scienze, altri nei piaceri.<br />

Altri ancora, e vi si sono effettivamente più avvicinati, hanno riflettuto sul<strong>la</strong><br />

circostanza che necessariamente questo bene universale, desiderato da tutti gli<br />

uomini, non deve risiedere in nessuna cosa partico<strong>la</strong>re, che potrebbe essere<br />

posseduta da uno solo, o che, <strong>di</strong>visa tra molti, affliggerebbe i vari possessori per<br />

<strong>la</strong> parte <strong>di</strong> cui sarebbero privi, più che rallegrarli per quel<strong>la</strong> in loro possesso. Essi<br />

hanno compreso che il bene autentico deve essere tale che tutti possano averlo<br />

senza <strong>di</strong>minuzione e senza invi<strong>di</strong>a, e che nessuno possa perderlo contro <strong>la</strong> sua<br />

volontà; e <strong>la</strong> ragione è che, essendo questo desiderio connaturato all'uomo, poiché<br />

si trova necessariamente in tutti, e nessuno può non averlo, ne concludono...<br />

XI <strong>•</strong> A P.R.<br />

139<br />

A P.R. Per domani.<br />

[Appunti preparatori]<br />

Prosopopea.<br />

Inutilmente, uomini, cercate in voi stessi il rime<strong>di</strong>o alle vostre miserie. Tutta <strong>la</strong><br />

vostra intelligenza può solo farvi capire che non troverete in voi né <strong>la</strong> verità né il<br />

bene.<br />

I filosofi ve l'hanno promesso ma non hanno saputo farlo. Essi non conoscono<br />

qual è il vostro bene autentico, né qual è ‹<strong>la</strong> vostra autentica con<strong>di</strong>zione. Io so<strong>la</strong><br />

posso insegnarvi queste cose, e quale sia l'autentico bene, e questo insegno a<br />

coloro che mi ascoltano. I libri che ho messo tra le mani degli uomini sono molto<br />

chiari a tal proposito, ma non ho voluto che questo tipo <strong>di</strong> conoscenza fosse

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