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Segue la classificazione di Le Guern I • ORDINE ... - maria vita romeo

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I nostri magistrati hanno ben compreso questo mistero. <strong>Le</strong> loro toghe rosse, gli<br />

ermellini in cui s'infagottano come gatti impellicciati, i pa<strong>la</strong>zzi dove tengono<br />

u<strong>di</strong>enza, i fiordalisi, tutta questa messinscena era assolutamente necessaria;<br />

così, se i me<strong>di</strong>ci non portassero camici e pantofole, e i professori berretti quadrati<br />

e vesti troppo ampie sui quattro <strong>la</strong>ti, mai avrebbero ingannato <strong>la</strong> gente, incapace<br />

<strong>di</strong> resistere a questa autentica parata. Se i giu<strong>di</strong>ci rappresentassero <strong>la</strong> vera<br />

giustizia, e se i me<strong>di</strong>ci conoscessero <strong>la</strong> vera arte <strong>di</strong> guarire, non avrebbero bisogno<br />

<strong>di</strong> berretti quadrati; <strong>la</strong> <strong>di</strong>gnità <strong>di</strong> queste scienze sarebbe venerabile per se stessa,<br />

ma essendo scienze immaginarie è ine<strong>vita</strong>bile che si servano <strong>di</strong> questi vani<br />

strumenti per colpire l'immaginazione con cui hanno a che fare, ed è ciò appunto<br />

che procura loro rispetto. Solo i militari non si mascherano in questo modo,<br />

perché il loro ruolo è più essenziale: essi s'impongono con <strong>la</strong> forza, gli altri con le<br />

moine.<br />

Per questo i nostri re non hanno voluto simili travestimenti. Non si sono<br />

mascherati con abiti straor<strong>di</strong>nari per sembrare tali. Ma si fanno accompagnare da<br />

guar<strong>di</strong>e. Queste truppe armate <strong>di</strong> a<strong>la</strong>barde, che hanno mani e forza solo per loro,<br />

trombe e tamburi che avanzano in testa e le legioni da cui sono circondati, fanno<br />

tremare anche i più fermi. Non hanno l'abito, hanno <strong>la</strong> forza. Bisognerebbe avere<br />

una ragione davvero pura per vedere nel sultano, attorniato nel suo superbo<br />

serraglio da quarantami<strong>la</strong> giannizzeri, soltanto un uomo.<br />

Solo a vedere un avvocato in toga e berretto sul capo, ne ricaviamo<br />

un'impressione favorevole delle sue capacità.<br />

L'immaginazione <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> tutto, a lei appartengono <strong>la</strong> bellezza, <strong>la</strong> giustizia, <strong>la</strong><br />

felicità che nel mondo è tutto. Mi piacerebbe vedere quel libro italiano <strong>di</strong> cui non<br />

conosco che il titolo, che da solo vale interi libri: Dell'opinione regina del mondo.<br />

Sottoscrivo questo libro anche senza conoscerlo, eccetto che per l'eventuale male<br />

in esso contenuto.<br />

Ecco all'incirca gli effetti <strong>di</strong> questa ingannevole facoltà che sembra esserci stata<br />

data apposta per indurci necessariamente in errore. Ci sono anche altri princìpi.<br />

<strong>Le</strong> impressioni antiche non sono le sole capaci <strong>di</strong> trarci in inganno, il fascino del<strong>la</strong><br />

novità ha lo stesso potere. Da questo derivano le <strong>di</strong>spute tra gli uomini, che si<br />

rimproverano o <strong>di</strong> seguire le false impressioni dell'infanzia, o <strong>di</strong> rincorrere<br />

temerariamente quelle nuove. Se qualcuno si tiene nel giusto mezzo, si faccia<br />

avanti e lo provi. Non esiste principio, per quanto naturale possa essere, anche<br />

dopo l'infanzia, che non sia possibile attribuire a una falsa impressione, dovuta<br />

all'educazione o ai sensi.<br />

«Voi credete che sia possibile il vuoto», si <strong>di</strong>ce, «perché fin dall'infanzia, vedendo<br />

che in un baule non c'era niente, lo avete creduto vuoto. È un'illusione dei vostri<br />

sensi, rafforzata dall'abitu<strong>di</strong>ne, che <strong>la</strong> scienza deve correggere». Altri <strong>di</strong>cono:<br />

«Poiché fin dal<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> vi hanno detto che non c'è il vuoto, hanno corrotto il<br />

vostro senso comune che lo comprendeva così bene prima <strong>di</strong> questa cattiva<br />

impressione, che ora bisogna correggere ricorrendo al<strong>la</strong> vostra natura originaria».<br />

Chi dunque ha ingannato, i sensi o l'educazione?

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