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Segue la classificazione di Le Guern I • ORDINE ... - maria vita romeo

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queste opinioni ci sembrano tanto lontane da quelle altre che definiamo identiche<br />

a quelle a cui le paragoniamo. La percezione del fuoco, questo calore che ci tocca<br />

in modo del tutto <strong>di</strong>verso da ogni altro contatto, <strong>la</strong> recezione del suono e del<strong>la</strong><br />

luce, tutto ciò ci sembra misterioso. E tuttavia è una cosa concreta come un colpo<br />

<strong>di</strong> pietra. È vero che grazie al<strong>la</strong> sottigliezza, gli spiriti che entrano nei pori<br />

raggiungono altri nervi, ma si tratta sempre <strong>di</strong> nervi toccati.<br />

581<br />

Avevo trascorso molto tempo nello stu<strong>di</strong>o delle scienze astratte e quel po' <strong>di</strong><br />

esperienza che se ne può avere me ne aveva <strong>di</strong>sgustato. Quando ho iniziato a<br />

stu<strong>di</strong>are l'uomo, ho visto che le scienze astratte non si confanno all'uomo, e che<br />

sbagliavo più io ad approfon<strong>di</strong>rle che gli altri ignorandole. Ho scusato gli altri <strong>di</strong><br />

saperne poco. Ma ho creduto <strong>di</strong> trovare molti compagni nello stu<strong>di</strong>o dell'uomo, e<br />

che questo fosse il vero stu<strong>di</strong>o adatto a lui. Mi sono ingannato: sono ancora meno<br />

<strong>di</strong> quelli che stu<strong>di</strong>ano <strong>la</strong> geometria. È solo per non saper stu<strong>di</strong>are l'uomo che si<br />

stu<strong>di</strong>a il resto. O forse non è questa <strong>la</strong> scienza che l'uomo deve possedere, ma è<br />

meglio per lui ignorarsi, se vuole essere felice?<br />

582<br />

Che cos'è l'io?<br />

Un uomo che si mette al<strong>la</strong> finestra per vedere i passanti, se io passo <strong>di</strong> là, posso<br />

<strong>di</strong>re che si è messo là per vedere me? No, perché egli non pensa a me in<br />

partico<strong>la</strong>re; ma colui che ama qualcuno a causa del<strong>la</strong> sua bellezza, lo ama? No,<br />

perché il vaiolo, che ucciderà <strong>la</strong> bellezza senza uccidere <strong>la</strong> persona, non glie<strong>la</strong> farà<br />

più amare.<br />

Ma se mi amano per <strong>la</strong> mia intelligenza, per <strong>la</strong> mia memoria, amano davvero me?<br />

No, perché posso perdere queste qualità senza perdere me stesso. Dov'è dunque<br />

questo io, se non si trova nel corpo e neppure nell'anima? E come amare il corpo<br />

o l'anima, se non per queste qualità, che non sono ciò <strong>di</strong> cui è fatto l'io, dal<br />

momento che sono caduche? Si può amare <strong>la</strong> sostanza dell'anima <strong>di</strong> una persona<br />

in modo astratto, in<strong>di</strong>pendentemente dalle sue qualità? Non è possibile e non<br />

sarebbe giusto. Non amiamo dunque mai nessuno, ma solo le sue qualità.<br />

Non pren<strong>di</strong>amoci più gioco dunque <strong>di</strong> quelli che si fanno onorare a causa <strong>di</strong><br />

cariche e <strong>di</strong> uffici, perché non si ama nessuno se non per qualità prese a prestito.<br />

583<br />

È in me, non in Montaigne, che trovo tutto ciò che vi vedo.<br />

584<br />

Che Dio non ci imputi i nostri peccati, vale a <strong>di</strong>re tutte le conseguenze e lo<br />

strascico dei nostri peccati, che sono spaventosi, delle colpe più piccole, se si<br />

vogliono perseguire senza misericor<strong>di</strong>a.

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