Segue la classificazione di Le Guern I • ORDINE ... - maria vita romeo
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La Chiesa ha faticato in egual misura a mostrare che Gesù Cristo era uomo<br />
contro quelli che lo negavano, come a mostrare che era Dio. E le apparenze erano<br />
ugualmente vistose.<br />
290<br />
L'infinita <strong>di</strong>stanza tra il corpo e lo spirito è figura del<strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza ancora più<br />
infinita che c'è tra lo spirito e <strong>la</strong> carità, perché essa è soprannaturale.<br />
Nessuno splendore <strong>di</strong> beni attira colui che è intento alle ricerche dello spirito.<br />
La grandezza degli uomini che appartengono allo spirito rimane invisibile per i re,<br />
per i ricchi, per i condottieri, per tutti i gran<strong>di</strong> secondo <strong>la</strong> carne.<br />
La grandezza del<strong>la</strong> sapienza, che appartiene solo a Dio, è invisibile agli uomini<br />
carnali e agli uomini che appartengono allo spirito. Sono tre or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> genere<br />
<strong>di</strong>verso.<br />
I gran<strong>di</strong> geni hanno il loro impero, il loro splendore, <strong>la</strong> loro vittoria e il loro vanto,<br />
non hanno alcun bisogno delle grandezze secondo <strong>la</strong> carne, con cui non hanno<br />
alcun rapporto. Non con gli occhi, ma con lo spirito vengono visti, ed è sufficiente.<br />
I santi hanno il loro impero, il loro splendore, <strong>la</strong> loro vittoria, il loro vanto, e non<br />
hanno alcun bisogno delle grandezze secondo <strong>la</strong> carne, con cui non hanno alcun<br />
rapporto, perché non aggiungono e non tolgono nul<strong>la</strong>. Essi sono visti da Dio e<br />
dagli angeli, non dai corpi né dai curiosi. A loro è sufficiente Dio.<br />
Anche senza splendore Archimede sarebbe venerato. Non si è battuto per gli<br />
occhi, ha messo a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> ogni spirito le sue invenzioni. O quanto ha<br />
bril<strong>la</strong>to per gli spiriti!<br />
Gesù Cristo, privo <strong>di</strong> beni e senza alcuno sfoggio <strong>di</strong> scienza, si trova nel proprio<br />
or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> santità. Non ha dato invenzioni, non ha regnato, ma è stato umile,<br />
paziente, santo, santo davanti a Dio, terribile per i demoni, senza alcun peccato.<br />
Oh, con quale pompa e pro<strong>di</strong>giosa magnificenza si è presentato agli occhi del<br />
cuore, che sanno vedere <strong>la</strong> sapienza!<br />
Sarebbe stato inutile per Archimede atteggiarsi a principe nei suoi libri <strong>di</strong><br />
geometria, benché lo fosse.<br />
Sarebbe stato inutile a Nostro Signore Gesù Cristo, per affermarsi nel suo regno<br />
<strong>di</strong> santità, venire come un re, ma è venuto nello splendore del suo or<strong>di</strong>ne.<br />
È ben ri<strong>di</strong>colo scandalizzarsi del<strong>la</strong> meschinità <strong>di</strong> Gesù Cristo, come se questa<br />
meschinità fosse dello stesso or<strong>di</strong>ne a cui appartiene <strong>la</strong> grandezza che veniva a<br />
rive<strong>la</strong>re.<br />
Si consideri quel<strong>la</strong> grandezza nel<strong>la</strong> sua <strong>vita</strong>, nel<strong>la</strong> sua passione, nel<strong>la</strong> sua<br />
oscurità, nel<strong>la</strong> sua morte, nel<strong>la</strong> scelta dei suoi, nel<strong>la</strong> loro de<strong>di</strong>zione, nel<strong>la</strong> sua