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Segue la classificazione di Le Guern I • ORDINE ... - maria vita romeo

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I bambini si spaventano del viso che si sono imbrattato, sono bambini; ma il<br />

mezzo per cui ciò che è così debole quando si è bambini <strong>di</strong>venti davvero forte con<br />

il passare dell'età! Si cambia solo fantasia.<br />

Tutto quello che si perfeziona con il progresso, con il progresso scompare. Tutto<br />

ciò che è stato debole non può mai <strong>di</strong>ventare assolutamente forte. Si ha un bel<br />

<strong>di</strong>re: «È cresciuto, è cambiato», è sempre lo stesso.<br />

653<br />

Prefazione al<strong>la</strong> prima parte.<br />

Par<strong>la</strong>re <strong>di</strong> quelli che hanno trattato del<strong>la</strong> conoscenza <strong>di</strong> se stessi, delle <strong>di</strong>visioni <strong>di</strong><br />

Charron che rattristano e annoiano. Del<strong>la</strong> confusione <strong>di</strong> Montaigne, che pure<br />

aveva avvertito <strong>la</strong> mancanza <strong>di</strong> un metodo giusto. Metodo che eludeva saltando <strong>di</strong><br />

soggetto in soggetto, cercando <strong>di</strong> darsi un tono.<br />

Il progetto sciocco <strong>di</strong> fare un ritratto <strong>di</strong> se stesso, non <strong>di</strong> sfuggita e contro <strong>la</strong> sua<br />

intenzione, come capita a tutti, ma volontariamente, seguendo un <strong>di</strong>segno preciso<br />

e fondamentale. Dire sciocchezze per sbaglio e per debolezza è un male normale,<br />

ma <strong>di</strong>rle intenzionalmente, questo è insopportabile, e <strong>di</strong>rne proprio <strong>di</strong> così gran<strong>di</strong>.<br />

Prefazione al<strong>la</strong> seconda parte.<br />

Par<strong>la</strong>re <strong>di</strong> quelli che hanno trattato questo argomento.<br />

Ammiro il coraggio <strong>di</strong> costoro che si sono messi a par<strong>la</strong>re <strong>di</strong> Dio.<br />

Rivolgendosi agli empi, nel primo capitolo vogliono provare <strong>la</strong> <strong>di</strong>vinità attraverso<br />

le opere del<strong>la</strong> natura. Non mi stupirei del loro tentativo se si rivolgessero ai fedeli,<br />

perché è certo che questi hanno una fede viva e il loro cuore [vede] prontamente<br />

che tutto è opera <strong>di</strong> quel Dio che adorano, ma quelli in cui questa luce, che pure<br />

si vorrebbe far rivivere, è spenta, privi del<strong>la</strong> fede e del<strong>la</strong> grazia, e che cercano con<br />

tutta <strong>la</strong> loro intelligenza se qualcosa nel<strong>la</strong> natura li conduce al<strong>la</strong> conoscenza<br />

<strong>di</strong>vina, ma non trovano che oscurità e tenebre, <strong>di</strong>re proprio a loro che basta<br />

osservare <strong>la</strong> più picco<strong>la</strong> delle cose per vedere manifestarsi Dio, e dare loro come<br />

prova <strong>di</strong> un argomento così grande e importante i movimenti del<strong>la</strong> luna e dei<br />

pianeti, e pretendere con simili <strong>di</strong>scorsi <strong>di</strong> aver ottenuto <strong>la</strong> prova, significa<br />

suggerire loro che le prove del<strong>la</strong> nostra religione sono davvero deboli, e <strong>la</strong> ragione,<br />

nonché l'esperienza, mi <strong>di</strong>cono che niente è più adatto a farglie<strong>la</strong> <strong>di</strong>sprezzare. La<br />

Scrittura, che certo conosce meglio le cose <strong>di</strong> Dio, non ne par<strong>la</strong> in questo modo.<br />

Al contrario, essa <strong>di</strong>ce che Dio è un Dio nascosto, e dopo che <strong>la</strong> natura si è<br />

corrotta egli ha <strong>la</strong>sciato gli uomini in una cecità da cui non possono uscire che<br />

tramite Gesù Cristo, senza <strong>di</strong> cui non è possibile alcun rapporto con Dio: «Nemo<br />

novit patrem nisi filius et cui filius voluerit reve<strong>la</strong>re».<br />

È quanto <strong>la</strong> Scrittura sottolinea quando in tanti passaggi <strong>di</strong>ce che quelli che<br />

cercano Dio lo trovano. Non è questa <strong>la</strong> luce <strong>di</strong> cui si par<strong>la</strong> quando ci si riferisce<br />

al<strong>la</strong> luce in pieno giorno. Non si <strong>di</strong>ce affatto che quelli che cercano <strong>la</strong> luce in pieno

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