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VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact

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<strong>VERSO</strong> <strong>IL</strong> <strong>SECONDO</strong> <strong>PIANO</strong> <strong>STRATEGICO</strong> INNOVAZIONE E SV<strong>IL</strong>UPPO: ASSI, FATTORI E PROGETTI<br />

non solo artistici ma anche scientifici o più specificamente tecnlogici, delle tendenze future della domanda di<br />

conoscenze e di sapere.<br />

Contestualmente tracciare la mappa di questo sistema puntando da subito al rilancio di quelle realtà già collaudate<br />

che per la loro capacità comunicativa possono fare da battistrada nel circuito internazionale dell’arte contemporanea,<br />

per il quale Firenze deve tornare a rappresentare una tappa, alla stregua di quanto accadeva esattamente<br />

un secolo fa, come ampiamente documentato dalla mostra su Cezanne a Firenze.<br />

Alcuni dati sull’arte contemporanea in Toscana<br />

Dal mese di maggio 2002 su iniziativa delle politiche comunitarie prima, e del Ministero e della Regione Toscana poi, si va registrando<br />

una più elevata interesse per questo segmento di offerta. In particolare la Regione Toscana, attraverso il progetto “TRA<br />

ART rete regionale per l’arte contemporanea” ha reimpostato il proprio intervento sul terreno dell’arte moderna e contemporanea,<br />

proponendo la costruzione di una rete diffusa sull’intero territorio regionale, per “fare” arte contemporanea.<br />

Nasce così anche il Sistema Informativo Regionale per l’arte contemporanea, con l’obiettivo di censire le realtà esistenti dell’arte<br />

contemporanea in Toscana e le iniziative organizzate. In linea con le politiche della Regione, che intende valorizzare il<br />

Centro di Arte Contemporanea Luigi Pecci come centro-sistema della rete regionale per la cultura contemporanea, è stata ad<br />

esso affidata la gestione e il coordinamento del sistema informativo, spostando così a Prato la stessa sede operativa.<br />

Tra i centri di eccellenza regionali vanno inoltre evidenziati il Palazzo delle Papesse di Siena, Casa Masaccio nell’aretino, Palazzo<br />

Fabroni a Pistoia, la Fondazione Ragghianti a Lucca, a Carrara il nuovo centro previsto dal progetto europeo Urban 2, a Pisa il<br />

nuovo spazio della Leopolda in collaborazione con Palazzo Lanfranchi.<br />

In Toscana si confrontano sia realtà accentrate nelle aree urbane sia realtà diffuse nei centri minori: tra queste le province di<br />

Arezzo, Pistoia e Siena, in cui a luoghi di produzione minori si affiancano centri di grosso calibro. La provincia di Grosseto sembra<br />

rappresentare nel modo migliore la distribuzione sul territorio provinciale: in assenza di un punto di riferimento nel capoluogo<br />

si sono infatti sviluppate realtà varie, che però spesso soffrono per la posizione sul territorio, “disagiata” nel contesto<br />

regionale.<br />

Ricostruendo un quadro di riferimento generale, appare evidente la concentrazione delle attività e luoghi di produzione a<br />

Firenze e l’equa distribuzione sul resto della regione.<br />

Delle oltre 200 iniziative ed enti censiti quasi il 50% è privato. Le strutture pubbliche appaiono impegnate anche nella promozione<br />

e nella realizzazione di eventi in partnership e collaborazione con associazioni culturali, enti ed istituzioni private, fondazioni<br />

ed altri operatori del settore. Appare scarsa la presenza di spazi formativi su tutto il territorio regionale: una criticità<br />

primaria da superare per promuovere l’arte contemporanea è proprio la formazione, da intendersi sia come formazione dei<br />

giovani artisti, ma soprattutto come formazione alla lettura ed all’apprezzamento all’interno della società.<br />

Tabella 3.8 PRESENZE DI CONTEMPORANEO IN TOSCANA, marzo 2004<br />

* Per strutture pubbliche si intende quelle in cui la maggioranza partecipata è pubblica, per strutture private tutte le altre. Nella voce<br />

eventi sono state invece raccolte tutte le manifestazioni che si sono svolte una volta o che comunque non hanno una loro localizzazione<br />

in una struttura fissa o non sono in alcun modo ricollegabili sempre e soltanto ad un promotore/ organizzatore.Tra gli spazi formativi<br />

sono raccolti i centri nati con questa precisa finalità, o comunque in cui l’attività formativa, peraltro ancora scarsamente diffusa<br />

nella nostra regione, è preminente. Mentre tutte le altre strutture che non hanno come destinazione d’uso primaria quella di promuovere<br />

ed organizzare eventi di arte contemporanea sono raccolte nella generica voce Varie.<br />

Fonte: elaborazione Irpet su documenti diversi<br />

Diffusa è la difficoltà dei centri, con collezione monografica, di avere grandi risposte di pubblico; attività più varie richiamano<br />

maggiormente l’attenzione degli spettatori: ecco così sorte numerose in questi ultimi anni in Toscana, soprattutto a Firenze,<br />

dietro contributo pubblico e non, le strutture di servizi preposte all’organizzazione ed al coordinamento di eventi; pensiamo<br />

a Firenze Mostre, Firenze Expo, Pitti Immagine Discovery. All’attività di queste istituzioni si affianca un numero sempre crescente<br />

di eventi che vengono organizzati sul territorio regionale con lo scopo di sensibilizzare ed avvicinare il pubblico al contemporaneo,<br />

e allo stesso tempo valorizzare il patrimonio presente; i grandi percorsi artistici, infatti, sono spesso programmati per<br />

il periodo estivo, notoriamente più ricco di turismo di ogni genere. In questo senso sono da ricordare iniziative come Arte<br />

all’arte, Tusciaelecta, le esposizioni alla Fattoria di Celle, Dopopaesaggio, Percorrenze, Forme nel verde, Fabrica Europa.<br />

Con particolare riferimento alla provincia di Firenze, è possibile tracciare una scheda di sintesi sul sistema dell’arte contemporanea,<br />

pubblico e privato.<br />

Da segnalare inoltre il progetto “Cultura Contemporanea nell’area metropolitana fiorentina” che tende, in linea con la politica

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