31.05.2013 Views

VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact

VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact

VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

sull’Arno, di grande importanza perché era l’unico sul fiume tra Firenze e<br />

Pisa.<br />

Nei pressi del ponte nacque un mercato ed un centro abitato che si sviluppò<br />

grazie al commercio fluviale. Da Signa l’Arno era infatti navigabile fino al<br />

mare tutto l’anno. Dall’altro lato del ponte, a sinistra dell’Arno, si sviluppò<br />

invece Lastra a Gangalandi, poi Lastra a Signa. Il territorio di Signa appartenne<br />

al vescovo di Firenze e alla metà del ‘200 entrò a far parte del contado fiorentino.<br />

Nel 1325 Castruccio Castracani distrusse il ponte sull’Arno e il borgo, ma la<br />

repubblica di Firenze li ricostruì. Nei secoli seguenti l’economia di Signa crebbe ed alla fine del XVIII secolo e<br />

Signa è ricordata come uno dei centri più attivi e popolosi del contado fiorentino, con mulini e lo sviluppo di<br />

manifatture della paglia. Nel 1774 le comunità di Signa e quella di Lecore furono unite a quella di Campi, ma nel<br />

1808 Signa divenne una comunità a sé stante.<br />

Nei decenni successivi il commercio del porto fluviale declinò in seguito alla costruzione della linea ferroviaria<br />

tra Firenze e Livorno, ma oltre alla lavorazione della paglia si sviluppò quella della terracotta. Nel 1928 a Signa fu<br />

assegnata parte del soppresso comune di Brozzi. Signa subì nell’ultima guerra gravi danni e la distruzione del<br />

ponte, poi ricostruito più a monte.<br />

Nel territorio di Signa si trovano vari monumenti di resti di un castello medioevale, con torri e porte, sulla collina;<br />

la pieve di San Giovanni Battista (VIII secolo) che custodisce l’urna della Beata Giovanna; la pieve di San Lorenzo<br />

(IX secolo); la pieve di Santa Maria in Castello (VIII secolo) con un dipinto della Madonna attribuito a Lorenzo<br />

Monaco; la pieve di San Mauro a Signa con un ciborio cinquecentesco in terracotta invetriata.<br />

L’economia di Signa si basa sull’attività agricola (vino e olio), industriale (abbigliamento, chimica, meccanica,<br />

paglia, legno, pelletteria e ceramica) e del terziario (turismo).<br />

Le maggiori attrazioni di Signa sono il Museo della Paglia e dell’Intreccio “Domenico Michelacci”, sulla storia della<br />

lavorazione della paglia, in particolare dei cappelli di paglia, dal ‘700; il Parco dei Renai con 25 ha di laghi, isolette,<br />

piste ciclabili, attrezzature sportive e strutture per il bird-watching e l’osservazione del mondo naturale: balneazione<br />

in piscina semi-olimpionica dove si tengono anche corsi di nuoto, hidrobike e acquagym, una pista da<br />

skateboard ad ingresso gratuito, una parete da free-climbing, un campo per beachvolley con fondo in sabbia, e<br />

campi di calcetto e tennis.<br />

<strong>VERSO</strong> <strong>IL</strong> <strong>SECONDO</strong> <strong>PIANO</strong> <strong>STRATEGICO</strong> <strong>VERSO</strong> LA CITTÀ METROPOLITANA: <strong>IL</strong> RACCORDO DEL TERRITORIO 93

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!