VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact

Figura 1.6 FLUSSI PENDOLARI IN INGRESSO A FIRENZE. Valori assoluti
Fonte: Istat, Censimento della popolazione e delle abitazioni, 2001
In termini dinamici, nel periodo compreso tra il 1991 e il 2001, si segnala un ulteriore allargamento del bacino di
attrazione, con i flussi in entrata a Firenze che provengono per poco più di un terzo dai comuni limitrofi (40%),
per un terzo dagli altri comuni della provincia (35%) e per circa la stessa quantità da fuori provincia (30%). Per
quanto riguarda più da vicino i rapporti tra Firenze e i comuni della corona urbana si evidenzia un’intensificazione
delle relazioni, ma su base meno gerarchica, ovvero diminuiscono leggermente i flussi in entrata a Firenze
dalla corona, mentre crescono quelli in uscita da Firenze e diretti verso la corona 7 . Si può dire, pertanto, che l’area
considerata tende a comportarsi sempre più come un sistema integrato.
Si tratta di un percorso che accomuna Firenze ad altri grandi comuni italiani, come si ricava dagli indicatori relativi all’evoluzione
dei saldi (entrate-uscite) e del grado di attrazione urbana (entrate-uscite per 100 abitanti).
Tabella 1.12 EVOLUZIONE DEI FLUSSI PENDOLARI NEI GRANDI COMUNI. PERIODO 1991-2001
Fonte: Istat, Censimento della popolazione e delle abitazioni, 1991 e 2001
7 In particolare si tratta di Scandicci, Sesto Fiorentino, Bagno a
Ripoli e Campi Bisenzio, da cui proviene circa il 40% dei flussi in
ingresso a Firenze e verso cui si dirige circa il 65% dei flussi in
uscita dal capoluogo regionale.
VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO L’AREA URBANA FIORENTINA: DALLA CITTÀ MONOCENTRICA ALLA CITTÀ POLICENTRICA 33