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VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact

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La questione dei rifiuti urbani<br />

L’obiettivo provinciale di riduzione dei rifiuti solidi urbani nell’area fiorentina, fissato dal Piano Provinciale del<br />

2002, non è stato raggiunto visto che la produzione ha fatto registrare nel periodo 1998-2004 un incremento del<br />

22%, passando da 344.006 a 419.790 t.<br />

La stabilizzazione della crescita registrata nei primi anni del 2000 si è evidentemente incrinata e nel 2004 si è<br />

registrato un nuovo incremento, superiore alle dinamiche di crescita economica e del reddito. L’aumento è probabilmente<br />

da attribuire oltre che alle modalità di consumo e alle presenze turistiche (che però incidono per<br />

meno del 5%), anche ad un assorbimento nel ciclo dei rifiuti urbani di parte dei rifiuti assimilabili di origine produttiva.<br />

Il dato va comunque interpretato tenendo presente che la capacità di recupero attraverso la raccolta differenziata<br />

sta migliorando con un incremento (+39% nel 2000-2004).<br />

La raccolta differenziata raggiunge nel 2003 il 36%, valore che rispetta l’obiettivo (35%) fissato dal Decreto<br />

Ronchi, e nel 2004 quasi il 38%, valore inferiore all’obiettivo minimo (40%) fissato dal Piano Provinciale per l’intera<br />

provincia di Firenze.<br />

In termini assoluti è certamente Firenze il comune che incide più fortemente sul totale: nel 2004 è stato infatti<br />

prodotto il 62% del totale dei rifiuti dell’area.<br />

Sono anche l’intensità e l’aumento della produzione pro capite di rifiuti la ragione di questo incremento. Nel<br />

periodo 1998-2004, si è passati, infatti, da 540 a 723 kg/ab, il dato medio di tutta l’area fiorentina si abbassa a 688<br />

kg/ab, risultando comunque più alto del dato medio nazionale e di quello medio provinciale (655 kg/ab nel<br />

2003), ma allineato al dato medio regionale (nel 2003 pari a 680 kg/ab).<br />

Secondo le modalità di calcolo della percentuale di raccolta differenziata utilizzate dalla Regione Toscana tutti i<br />

comuni dell’area fiorentina mostrano un aumento della raccolta differenziata che varia tra il 7% ed il 4%.<br />

Se si considerano le quantità di rifiuti raccolti in maniera differenziata, si può notare che si è avuto un consistente<br />

incremento nel periodo 2000-2004, pari a +39%, passando da circa 94.500 a 131.400 t.Va comunque detto che<br />

la media delle 103 principali città italiane è intorno al 20% e tra questi l’area fiorentina si colloca meglio del<br />

Comune di Bologna (25%) e, considerando le grandi città, è insieme alle poche in vetta (Milano al 30% e Torino<br />

al 31%).<br />

Le frazioni merceologiche che vengono maggiormente raccolte in maniera differenziata sono carta, organico,<br />

vetro e alluminio. Nel 2004 sono state differenziate 61.880 t di carta, 21.601 di organico e 13.619 di vetro e alluminio<br />

su un totale di 131.396 t di raccolta differenziata.<br />

La capacità di intercettazione del rifiuto è passata dai 158 kg/ab nel 2000 ai 221 kg/ab nel 2004, a conferma di<br />

un importante miglioramento sia nell’organizzazione del servizio che nel contributo della popolazione alla raccolta<br />

differenziata.<br />

Un’analisi dettagliata delle performance a livello comunale, mette in evidenza che la crescita nella raccolta differenziata<br />

nel periodo 2000-2004 si è verificata in tutti i comuni dell’area.<br />

Il comune che presenta la più alta percentuale di raccolta differenziata è Calenzano (43%), seguito ad una certa<br />

distanza da Lastra a Signa (36%), Fiesole e Sesto Fiorentino (35%).<br />

Relativamente al sistema di smaltimento dei rifiuti la quantità di rifiuti indifferenziati prodotti nell’area fiorentina<br />

e direttamente avviata a smaltimento in discarica è diminuita nel periodo 2000-2004 a favore dell’avvio ad un<br />

impianto di selezione; lo smaltimento tramite termoriduzione ha rappresentato una quota irrilevante fino al<br />

2003, anno dopo il quale non si è più avuta alcuna quantità smaltita direttamente in questa maniera.<br />

La riduzione dei rifiuti avviati a discarica è stata pari al -27%, passando da 218.435 a 158.682 t e si è realizzata<br />

soprattutto nel 2001. Nel 2004 è ancora preponderante la quota avviata direttamente in discarica (55%, pari a<br />

158.683 t) rispetto a quella avviata all’impianto di selezione (45%, pari a 128.902 t).<br />

In conclusione, riguardo agli orientamenti futuri si sottolinea l’importanza di un percorso che intervenga su:<br />

- riduzione della produzione dei rifiuti solidi urbani (imprese e famiglie);<br />

- aumento della raccolta differenziata;<br />

- chiusura del ciclo attraverso il progetto di termovalorizzazione.<br />

Relativamente all’intervento di termovalorizzazione è prevista da una delibera provinciale la realizzazione di un<br />

impianto di trattamento termico dei rifiuti con recupero di energia elettrica e termica con capacità di smaltimento<br />

di 140.000 t/anno.<br />

L’impianto a parziale servizio dello smaltimento dell’area fiorentina sarà realizzato all’interno del Polo tecnologico<br />

di Case Passerini nel comune di Sesto Fiorentino. La localizzazione è conseguente allo studio di “Valutazione<br />

Impatto Sanitario” che considera irrilevante l’impatto territoriale dell’impianto e consiglia la realizzazione di<br />

importanti “opere di mitigazione” ambientale al fine di migliorare la situazione attuale (pre-impianto).<br />

Si realizza quindi un’infrastruttura tecnologica essenziale per avvicinarsi all’autosufficienza dello smaltimento<br />

<strong>VERSO</strong> <strong>IL</strong> <strong>SECONDO</strong> <strong>PIANO</strong> <strong>STRATEGICO</strong> INNOVAZIONE E SV<strong>IL</strong>UPPO: ASSI, FATTORI E PROGETTI 157

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