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VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact

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<strong>VERSO</strong> <strong>IL</strong> <strong>SECONDO</strong> <strong>PIANO</strong> <strong>STRATEGICO</strong> INNOVAZIONE E SV<strong>IL</strong>UPPO: ASSI, FATTORI E PROGETTI<br />

Le Università<br />

56.123 studenti iscritti al 31 luglio 2006 all’Università di Firenze, di cui:<br />

- 21.439 il 38,2% proveniente dalle altre province toscane<br />

- 10.607 il 18,9% proveniente dalle altre regioni italiane<br />

- 4.097 il 7,3% proveniente dall’estero.<br />

2.753 domande di alloggio presentate da parte di studenti nell’anno 2007-2008<br />

2.115 studenti ritenuti idonei che fino all’assegnazione dell’alloggio ricevono un contributo<br />

1.256 posti letti disponibili dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio in otto residenze universitarie<br />

- 100 circa posti letto in residenze su cui vi è una ristrutturazione in corso<br />

- 39 posti disponibili per disabili e accompagnatori<br />

Al termine del periodo del mandato amministrativo (2005-2009) nel comune di Firenze saranno realizzati 838<br />

alloggi ERP, recuperati e riassegnati circa 1.500 alloggi, saranno disponibili 568 alloggi a canone calmierato.<br />

Tuttavia rimane, al maggio 2007, un fabbisogno certo di 2.902 nuclei familiari ancora in graduatoria ERP e di<br />

1.248 nuclei familiari ancora in graduatoria per alloggi a canone calmierato per un totale di 4.150 alloggi, a fronte<br />

di 16.000 appartamenti di privati che risultano non occupati (relazione sullo stato dell’ambiente anno 2002).<br />

Un dato che se non confermato dimostra la necessità di un maggiore utilizzo di aree a fini abitativi per rispondere<br />

ad una crescente esigenza di abitazioni, se confermato rappresenta la grande difficoltà di governo delle<br />

politiche abitative, con la conseguente necessità di gestire un patrimonio che deve essere individuato, riorganizzato<br />

e reso disponibile.<br />

Le politiche abitative sono sempre state svolte dai singoli Comuni, determinando un uso del territorio confacente<br />

ai singoli obiettivi, al rispondere agli interessi locali e non è certamente un caso che un’elaborazione dei dati<br />

Istat del 2001 ci porta a questa fotografia (tab. 3.37).<br />

Tabella 3.37 SUPERFICIE EDIFICATA PER TIPOLOGIE ED<strong>IL</strong>IZIE COMP.%<br />

Fonte: elaborazioni Irpet su dati Istat, Censimento della Popolazione e delle Abitazioni, 2001<br />

L’assegnazione della superficie edificata a fini residenziali alle diverse tipologie edilizie consente di evidenziare<br />

le differenti modalità insediative tra la città centrale dell’area metropolitana e i comuni della cerchia urbana.<br />

Firenze mostra la quota più alta di superficie occupata da tipologie edilizie intensive, come i condomini (58%),<br />

mentre tutti gli altri comuni mostrano quote più elevate di case mono e bi-familiari, in particolare nel caso di<br />

Lastra a Signa, Campi Bisenzio e Impruneta. Signa, infine, è il comune con la quota relativamente più elevata di<br />

case a schiera, che possono essere considerate una tipologia edilizia mediamente intensiva, a metà strada tra le<br />

case mono familiari e i condomini.<br />

La distribuzione della superficie ad uso residenziale per periodo di edificazione, infine, mostra come l’edificazione<br />

più recente abbia progressivamente saldato insieme centri urbani in origine autonomi, soprattutto in direzione<br />

nord-ovest e soprattutto nella fase di sviluppo industriale compresa fra 1961 e 1981. Dal 1981 in poi le quote<br />

di superficie edificate ad uso residenziale sono andate diminuendo, vuoi per il rallentamento dello sviluppo economico,<br />

vuoi per la saturazione di alcune aree.<br />

A livello comunale, le amministrazioni che mostrano le quote relativamente più consistenti di edificazione a fini<br />

residenziali avvenuta fra il 1991 e il 2001 sono quelle della corona occidentale (Campi Bisenzio, Signa e Lastra a

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