VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact
VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact
VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
S. Orsola<br />
L’intervento prevede la riqualificazione e valorizzazione dell’antico<br />
complesso di Sant’Orsola, collocato nel cuore del centro storico di<br />
Firenze, tra San Lorenzo, Santa Maria Novella e San Marco. Un’area<br />
molto vitale dove accanto alla residenza si trovano numerose funzioni<br />
legate al commercio (negozi e mercato).<br />
Il primo nucleo del complesso di Sant’Orsola, è un antico convento di<br />
suore risalente al 1300 del quale sono ancora ben conservati il chiostro,<br />
il refettorio e la chiesa. Successivi corpi di fabbrica sono stati<br />
aggiunti nel 1500, 1600 e nel 1800 quando il complesso fu completamente<br />
ristrutturato per accogliere la manifattura tabacchi (1818).<br />
L’edificio, che si sviluppa per tre piani fuori terra su un’area di 3360 mq<br />
ed è dotato di circa 2.000 mq di vari seminterrati e tre piani di parcheggio<br />
sotterraneo, comprende quasi un intero isolato e, avendo<br />
accessi su quattro vie, si presta alla creazione di gallerie commerciali<br />
con accessibilità ai pedoni e permeabilità pubblica dell’area.<br />
Sant’Orsola, di proprietà demaniale rientra in una complessa permuta<br />
immobiliare attivata tra Stato, Regione, Provincia e Comuni dell’area.<br />
Questa operazione, che dovrebbe trovare a breve la sua conclusione,<br />
assegna l’immobile alla Provincia di Firenze, che ne sta valutando,<br />
anche con azioni partecipate, le possibilità di utilizzo e valorizzazione,<br />
mediante l’inserimento dell’interevento nel più complessivo<br />
progetto relativo alle richieste di finanziamento per i fondi strutturali<br />
2007-2013.<br />
Le destinazioni, in gran parte pubbliche, saranno coerenti con la valorizzazione<br />
dei saperi e delle competenze artistiche presenti nell’area,<br />
ma anche prevedere l’inserimento al primo livello (piano terreno) di<br />
funzioni commerciali ed artigianali d’eccellenza che sfruttino le pregiate<br />
articolazioni degli spazi interni del complesso al fine di consentire<br />
l’accessibilità dell’area ai pedoni e la permeabilità dell’isolato mettendo<br />
in comunicazione quattro vie storiche del centro e l’area del<br />
mercato di San Lorenzo.<br />
La riqualificazione delle aree ferroviarie di Pontassieve<br />
Il progetto riguarda la riqualificazione delle aree Borgo Verde e Borgo Nuovo che ospitavano<br />
il Centro per la Rigenerazione delle Rotaie delle Ferrovie dello Stato oggi<br />
dismesso.<br />
Il nuovo assetto è definito nel “Piano Guida delle aree ferroviarie Borgo Verde e Borgo<br />
Nuovo”, documento di supporto a specifica variante al Regolamento Urbanistico del<br />
Comune di Pontassieve (maggio 2007).<br />
Relativamente a Borgo Verde, è previsto il trasferimento delle funzioni sanitarie assistenziali<br />
attualmente distribuite nel circondario nel nuovo edificio Casa della Salute, un<br />
parcheggio scambiatore che caratterizzi la stazione ferroviaria come vero nodo di interscambio<br />
gomma-ferro, la localizzazione di altre funzioni pubbliche, l’eventuale ricollocazione<br />
delle funzioni “Dopolavoro ferroviario” e “Caserma Polfer” e la sede della Polizia<br />
Municipale.<br />
L’intervento prevede anche la realizzazione di un percorso ciclabile tra le due aree e la<br />
riqualificazione di alcuni spazi pubblici (piazza Stazione, piazza Gramsci e piazzale<br />
Ruffino).<br />
La trasformazione di Borgo Nuovo prende in considerazione un ambito urbano più<br />
ampio di quello strettamente rappresentato dall’area ferroviaria, corrispondente all’intera<br />
zona che definisce il margine ovest della città, dove manca una trama di relazioni<br />
forti fra i singoli interventi. La trasformazione dell’area è quindi l’occasione per incidere<br />
profondamente sulla struttura urbana e invertire la tendenza che ha caratterizzato gli<br />
ultimi interventi, assegnando un ruolo urbano alla via Aretina e relazionandosi con il<br />
sistema della strada e gli edifici che fronteggiano l’altro lato, con una forte connotazione<br />
urbana. La riqualificazione della via Aretina, che da strada extraurbana deve trasformarsi<br />
nel viale principale di accesso alla città, è premessa e obiettivo della trasformazione.<br />
È prevista la demolizione di tutti gli edifici esistenti sull’area ad eccezione della “palazzina<br />
uffici anni ’30”, per la quale saranno ammessi soltanto interventi di ristrutturazione.<br />
41