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VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact

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20 ha.<br />

Rispetto ai parchi collinari, sono state recentemente approvate le Aree Naturali Protette di Interesse Locale<br />

(ANP<strong>IL</strong>) del Mensola e del Terzolle.<br />

Per i parchi urbani si punta alla diffusione delle percezione del verde come elemento di rete e connessione interno<br />

alla città (ad esempio il sistema di giardini sul viale dei Colli).<br />

Rimane da approfondire la messa in rete dei grandi parchi privati a servizio di strutture pubbliche nell’ambito<br />

dell’intero “sistema del verde metropolitano” (ad esempio, il parco di Villa Salviati assegnato all’Istituto<br />

Universitario Europeo, Villa La Pietra dove ha sede la New York University etc.).<br />

Acqua<br />

- problema specifico di approvvigionamento (acquedotto)<br />

- problema di qualità, da differenziare per i diversi usi (potabile e non)<br />

- problema di ottimizzazione dei consumi, anche in relazione ai costi di gestione della risorsa (economie di scala, scarsità<br />

assoluta e relativa etc.).<br />

I corpi idrici significativi presenti nel territorio dell’area in esame sono 6: Arno, Mugnone, Greve, Bisenzio,<br />

Ombrone e Pesa.<br />

Le stazioni della rete di monitoraggio dei corpi idrici superficiali dell’Arpat ricadenti nell’area fiorentina lungo i<br />

corpi idrici significativi sopra menzionati sono 3: nel comune di Firenze (2) e nel comune di Signa (1).<br />

I punti di monitoraggio di interesse sono 7: lungo l’Arno (2), lungo il fiume Mugnone (1), lungo la Greve (1), lungo<br />

il fiume Bisenzio (1), lungo il fiume Ombrone Pistoiese (1), e lungo il fiume Pesa (1).<br />

Lo Stato Ecologico del fiume Arno, negli anni che vanno dal 1999 al 2004 risulta definita “qualità ecologica sufficiente”.<br />

Con il progredire verso valle e quindi l’accumularsi del carico organico urbano, industriale e agricolo, la qualità<br />

delle acque lungo l’Arno peggiora progressivamente.<br />

Nella stazione Cascine lungo il torrente Mugnone negli anni 2002-2004 la qualità dell’acqua è costantemente<br />

scadente.<br />

Nonostante la gran parte degli scarichi confluenti in questo fiume siano depurati, la situazione è critica a causa<br />

della bassa portata del fiume e della presenza di una forte artificializzazione dell’ambiente fluviale.<br />

Nella stazione di Ponte a Greve, lungo il fiume Greve, la cui portata è estremamente variabile nel corso dell’anno,<br />

la qualità delle acque, pur avendo un valore mediamente scadente, migliora progressivamente negli ultimi anni.<br />

Nel fiume Bisenzio in località Renai la qualità delle acque negli anni 2002-2004 è costantemente scadente e pessima<br />

nel 1999, nonostante nei tratti a monte la qualità delle acque sia buona o sufficiente.<br />

Lungo il fiume Ombrone a partire dal 2002 e da quell’anno fino al 2004 la qualità delle acque è costantemente<br />

pessima.<br />

Il fiume Pesa nella parte alta del bacino ha un elevato livello di qualità ambientale ma nei tratti successivi la situazione<br />

peggiora notevolmente in quanto il fiume raccoglie gli scarichi di un bacino fortemente antropizzato e di<br />

numerosi insediamenti industriali di tipo tessile.<br />

Relativamente allo stato ambientale delle acque sotterranee gli acquiferi significativi presenti nel territorio dell’area<br />

fiorentina sono 4: acquifero della Piana Firenze-Prato-Pistoia (zona Firenze), acquifero carbonatico di Monte<br />

Morello, acquifero carbonatico dei Monti della Calvana e acquifero della Pesa.<br />

Le stazioni della rete di monitoraggio ricadenti nell’area oggetto di studio sono 25, tuttavia, considerando anche<br />

i punti di monitoraggio degli stessi acquiferi nei comuni limitrofi, i punti di interesse sono 39, dei quali 19 riguardano<br />

il primo acquifero, 9 il secondo, 5 il terzo e 6 il quarto.<br />

L’acquifero della Piana Firenze-Prato-Pistoia presenta nella zona Firenze (zona centrale dell’area oggetto di studio)<br />

uno Stato Ambientale buono nel 2002 e scadente sia nel 2003 che nel 2004.<br />

Relativamente ai prelievi idrici (fonti di approvvigionamento) il territorio oggetto di studio include un territorio<br />

di 50 comuni e comprende parte del territorio di 4 province (Arezzo, Firenze, Pistoia e Prato), nelle quali è avvenuto<br />

un processo di aggregazione dei precedenti gestori che ha portato alla concentrazione dei servizi idrici in<br />

un unico Gestore, attualmente Publiacqua Spa, che a partire dal 2002fornisce i servizi alla quasi totalità dei comuni.<br />

La maggioranza dell’acqua utilizzata nell’area fiorentina (circa l’89%) è di provenienza superficiale per l’ingente<br />

prelievo delle acque del fiume Arno effettuato dall’acquedotto del comune di Firenze (che preleva oltre 81 milioni<br />

di mc/anno) e i prelievi dei comuni di Bagno a Ripoli e Calenzano. La rimanente percentuale di acqua (circa<br />

l’11%) viene prelevata dalla falda.<br />

<strong>VERSO</strong> <strong>IL</strong> <strong>SECONDO</strong> <strong>PIANO</strong> <strong>STRATEGICO</strong> INNOVAZIONE E SV<strong>IL</strong>UPPO: ASSI, FATTORI E PROGETTI 153

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