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VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact

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<strong>VERSO</strong> <strong>IL</strong> <strong>SECONDO</strong> <strong>PIANO</strong> <strong>STRATEGICO</strong> <strong>VERSO</strong> LA CITTÀ METROPOLITANA: <strong>IL</strong> RACCORDO DEL TERRITORIO<br />

mercati settimanali di Impruneta e Tavarnuzze, la fiera promozionale Impruneta in bancherella, la Festa dell’Uva<br />

e la Fiera di S. Luca. La Festa dell’Uva ha una lunga tradizione che risale ormai ai primi decenni del secolo scorso,<br />

la Fiera di S. Luca (che si svolge nel centro cittadino per una settimana) è un’iniziativa con una forte connotazione<br />

culturale che per antichità e tradizione non trova riscontro in altre manifestazioni a carattere nazionale ed<br />

europeo.<br />

Altri elementi di eccellenza e di interesse che caratterizzano il territorio e l’economia del Comune di Impruneta<br />

riguardano anche la presenza di aziende leader nel settore della moda e in altre manifatture come ad esempio<br />

la Rico dei famosi mappamondi che vengono esportati ormai in tutti i continenti.<br />

Altri luoghi e monumenti di grande interesse, culturale, storico e turistico, sono senz’altro costituiti dal cimitero<br />

americano dei Falciani, dalle antiche Terme di Firenze (sempre in località Falciani), dall’antica villa De Larderel a<br />

Pozzolatico, da Villa Accursio a Bagnolo e dal più antico e prestigioso impianto di golf della Toscana che è il Golf<br />

dell’Ugolino.<br />

In ultimo, ma non certo per importanza, il prestigioso monumento dell’antica Fornace Agresti di Impruneta, di<br />

proprietà comunale, che, come è noto, è la struttura di archeologia industriale della tipologia fornace più antica<br />

e importante della Toscana. I lavori di restauro e di recupero funzionale di questa antica fornace la renderanno<br />

una vetrina del sistema museale e produttivo del cotto e del suo territorio, ed anche centro di promozione e di<br />

innovazione per la valorizzazione produttiva e occupazionale del settore dei materiali tradizionali e dei mestieri<br />

d’arte dei territori di Impruneta, Firenze e Chianti fiorentino.<br />

Bagno a Ripoli<br />

Bagno a Ripoli, posto a sud-est di Firenze, si estende per 7.049 ha e conta 25.500 abitanti insediati in tre grandi<br />

centri: il capoluogo (Bagno a Ripoli), Antella e Grassina ed in un territorio collinare fortemente antropizzato.<br />

Di origini antiche – il nome Bagno a Ripoli deriva infatti dalla presenza di un bagno termale romano e dall’uso<br />

delle ripulae, sbarramenti in terra posti lungo il corso dell’Arno per arginare le piene – il territorio ripolese è<br />

costellato di numerose emergenze storico-artistiche: l’Antico Spedale del Bigallo, edificio risalente al XIII secolo<br />

e destinato all’accoglienza di pellegrini e viandanti, già sede di un qualificato ostello e di un’intensa programmazione<br />

culturale, e ad oggi interessato da importanti interventi di recupero finalizzati a farne anche un centro di<br />

formazione, promozione culturale ed economica. L’Oratorio di Santa Caterina (XIV sec.), gioiello di arte gotica<br />

impreziosito dagli affreschi di Spinello Aretino, Pietro Nelli, Maestro di Barberino, e utilizzato come centro espositivo<br />

per importanti mostre annuali. E, ancora, la Fonte di Fata Morgana, raro esempio di architettura da giardino<br />

che fonde la tipologia del ninfeo con quella del grotto, progettata nel XVI secolo dall’artista belga<br />

Giambologna per il parco di Villa il Riposo.<br />

Accanto a questi edifici, tutti di proprietà comunale, numerosi sono i monumenti e le testimonianze storiche che<br />

costellano il territorio di Bagno a Ripoli: dal longobardo castello di Quarate, alle case-torri sorte nell’alto medioevo,<br />

sino alla preziosa teoria di ville, pievi, conventi.Tra le molte perle ricordiamo le Pievi di San Pietro a Ripoli, San<br />

Donnino a Villamagna, Santa Maria dell’Antella, il monumentale complesso del Convento dell’Incontro, Villa La<br />

Tana che ospitò Bianca Cappello, Villa Lappeggi che vide i fasti degli ultimi Medici e Villa Mondeggi per più di

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