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VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact

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<strong>VERSO</strong> <strong>IL</strong> <strong>SECONDO</strong> <strong>PIANO</strong> <strong>STRATEGICO</strong> INNOVAZIONE E SV<strong>IL</strong>UPPO: ASSI, FATTORI E PROGETTI<br />

Nel periodo di esercizio del servizio idrico integrato del Gestore Publiacqua Spa dal 2002 al 2004, l’entità dei prelievi<br />

complessivi effettuati per l’approvvigionamento degli acquedotti dell’area fiorentina varia annualmente in<br />

misura limitata.<br />

La maggior parte dei volumi utilizzati dall’area fiorentina sono prelevati dall’acquedotto del Comune di Firenze<br />

(86,5% del totale al 2004); seguono i volumi prelevati dagli acquedotti dei comuni di Calenzano (3,8%), Sesto<br />

Fiorentino (3%), Scandicci (2,5%), Fiesole, Bagno a Ripoli e Campi Bisenzio (tra l’1 e il 2%) e Lastra a Signa (0,4%).<br />

Nello stesso periodo i volumi d’acqua immessa in rete (dati dalla somma dei volumi prelevati e acquistati a cui<br />

sono sottratti quelli ceduti) variano annualmente in misura limitata e evidenziano una costanza nelle quantità<br />

medie utilizzate da ciascun abitante dell’area fiorentina.<br />

Analizzando i dati di ciascun comune, si evidenzia che il comune di Firenze utilizza il 66,9% del totale dell’acqua<br />

immessa nell’intera area; seguono i volumi immessi in rete nei comuni di Sesto Fiorentino (8,1%), Campi Bisenzio<br />

(6,8%), Scandicci (5%), Bagno a Ripoli (4,6%), Calenzano e Fiesole (tra il 2 e 3%), Lastra a Signa e Signa (tra l’1,5 e<br />

il 2%).<br />

Buona la situazione del collettamento fognario al 2005 il 96% della popolazione dell’area è allacciata alla rete<br />

fognaria.<br />

Considerata la zona di riferimento, che oltre all’area fiorentina comprende anche comuni di altre province, al<br />

2001 si evidenzia un’insufficiente copertura del servizio di depurazione (sia per i reflui di origine civile che per<br />

quelli industriali) e una condizione di inadeguatezza anche per quanto riguarda l’assetto tecnologico degli<br />

impianti.<br />

L’area fiorentina in particolare è caratterizzata dalla presenza di 14 depuratori di differenti dimensioni. Qualche<br />

segno di miglioramento si è determinato negli anni recenti a seguito del crescente grado di depurazione, che è<br />

però ancora insufficiente (la percentuale di popolazione coperta dal servizio al 2005 si attesta tra il 70% e il 98%<br />

ma per Firenze si attende ancora l’attivazione del terzo lotto del depuratore di San Colombano e a tutt’oggi è<br />

coperta al 64%). L’acquifero della Piana, nella zona di Firenze negli ultimi anni (2003-2004) è scadente sia dal<br />

punto di vista ambientale che chimico.<br />

La percentuale di popolazione residente coperta dal servizio di depurazione al 2005 è pari alla copertura del servizio<br />

di collettamento delle acque reflue per i comuni di Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Signa e Calenzano<br />

(rispettivamente 98%, 97%, 96% e 81% considerando la popolazione del censimento Istat 2001). Il comune di<br />

Firenze, invece, presenta un valore percentuale della copertura del servizio di depurazione inferiore alla percentuale<br />

di copertura del servizio di collettamento della rete fognaria (-30%).<br />

Per quel che riguarda i comuni di Scandicci e Lastra a Signa, il dato comunale vede una copertura rispettivamente<br />

del 94% e dell’80%.<br />

Esiste attualmente un piano di ricollettamento degli scarichi (Publiacqua, 2005) che prevede la copertura del servizio<br />

di depurazione per gli abitati con un numero di residenti maggiore di 2.000 abitanti e per gli altri abitati<br />

(con meno di 2.000 abitanti, attualmente dotati di dispersione, fossa biologica etc.) la copertura solo per quelli<br />

che necessitano di un trattamento particolare appropriato.<br />

La Commissione Europea sta preparando una comunicazione sulla carenza idrica e sulla siccità, fenomeni strettamente<br />

legati ai cambiamenti climatici e all’adattamento. Alcune regioni dell’Europa meridionale, dove le risorse di acqua<br />

dolce già scarseggiano, saranno particolarmente colpite. La siccità potrebbe essere sempre più frequente in tutta<br />

l’Unione Europea e in tal caso la qualità dell’acqua andrà deteriorandosi. Diventa fondamentale applicare una gestione<br />

sostenibile della domanda: tariffe inadeguate, una pianificazione poco coerente dell’uso del suolo e una distribuzione<br />

inadeguata dell’acqua sono tutti fattori che portano automaticamente ad un uso eccessivo. L’applicazione di politiche<br />

tariffarie efficienti, la strategia di elevare il risparmio idrico a priorità e il miglioramento dell’efficienza in tutti i settori<br />

sono già elementi essenziali della strategia adottata dall’UE.<br />

Energia<br />

- l’approvvigionamento si risolve a livello di sovrasistema e il suo governo è in misura minima o nulla esercitabile a livello<br />

urbano<br />

il consumo è problema specifico di impatto sull’ambiente urbano (città “isola di calore”)<br />

- il governo è possibile/necessario a livello di consumo per mezzo di incentivi alle innovazioni (es. sistemi di riscaldamento),<br />

di risparmi nell’illuminazione pubblica etc.<br />

Il tema dell’energia viene sempre più spesso valutato nelle sue componenti politiche ed economiche. Ci si riferisce<br />

alla crescita del prezzo del petrolio, dei carburanti, dell’energia elettrica e del gas; ci si riferisce altresì alla<br />

disponibilità di greggio, alle strategie messe in atto dai paesi produttori di petrolio, piuttosto che a quelle dei

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